Pesce d'aprile: lo scherzo che vale
Ma perché si parla di pesce di aprile? E quali sono stati, nel corso degli anni, gli scherzi più strani e divertenti? E parlando di pesce... ecco una ricettina ad hoc per un pesce finto.

Ma perché si parla di pesce di aprile? E quali sono stati, nel corso degli anni, gli scherzi più strani e divertenti? E parlando di pesce... ecco una ricettina ad hoc per un pesce finto.
Dove affondi le sue radici la tradizione del pesce d’aprile non è noto. Esistono, però, varie ipotesi: la prima sostiene che quella dello scherzo del 1 aprile sarebbe un’usanza legata ai festeggiamenti per l’Equinozio di Primavera (21 marzo) che si protraevano, prima della riforma del calendario gregoriano, sino al 1 aprile, quando si era soliti festeggiare una sorta di capodanno.
Secondo un’altra teoria, invece, il nome Pesce d’Aprile si rifarebbe alla tradizione francese, quella del Poisson d’Avril, di consegnare pacchi regalo vuoti in corrispondenza del primo aprile appunto.
Ci sono, infine, altre ipotesi che fanno risalire l’usanza all’età classica e, in particolare, al mito di Proserpina che, dopo essere stata rapita da Plutone, viene disperatamente cercata dalla madre ingannata da una ninfa.
Qualunque sia l’origine, comunque, quello che è certo è che anche gli scherzi per il primo di aprile rientrano in quel bisogno che contraddistingue tutti i popoli e tutte le nazione in ogni epoca a evadere dalla realtà concedendosi, per un giorno, la licenza di ‘trasgressione’.
Nel corso degli anni, in quasi tutti i Paesi del Mondo, gli scherzi in occasione del pesce di Aprile si sono succeduti coinvolgendo mezzi di informazione, personaggi illustri, politici, intere nazioni.
Wikipedia ne elenca tantissimi, più o meno divertenti, ma tra i più eclatanti vanno senz’altro segnalati:
Naturalmente, chi ha che fare con l’informazione ha la possibilità di organizzare scherzi in grande stile, che coinvolgono tutta la popolazione e che spesso superano i confini nazionale. Ciò non toglie che ciascuno nel proprio piccolo possa dar vita a piccole burle che rivolte ad amici e parenti. Purché siano di natura innocua. Ecco qualche idea.
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