Piede torto congenito
Si celebra oggi, 3 giugno 2013, la prima giornata mondiale del piede torto congenito. Un'anomalia di sviluppo del piede che si verifica durante il periodo fetale.

Si celebra oggi, 3 giugno 2013, la prima giornata mondiale del piede torto congenito. Un'anomalia di sviluppo del piede che si verifica durante il periodo fetale.
PIEDE TORTO: COS’E’?
Il piede torto, detto anche piede torto equino-varo-supinato, è un’anomalia di sviluppo del piede (bilaterale o monolaterale) che si verifica nel periodo fetale e che colpisce 2 bambini su 1000, per lo più maschietti.
I piedi dei bimbi colpiti da piede torto congenito appaiono alla nascita ruotati verso l’interno, con le punte rivolte verso il basso, rigidi e deformati.
Le cause possono essere genetiche (esiste, infatti, una familiarità allo sviluppo della malattia) oppure la conseguenza di una patologia più generale del corpo, per esempio una patologia neurologica. In questo caso si parla di piede torto secondario ed è molto difficile da trattare.
In caso, invece, di piede torto idiopatico, non correlato, cioè, ad altre patologie, il quadro clinico si semplifica e, con la cura adeguata, il recupero è assicurato al 100%.
IL METODO PONSETI
Diversi i metodi utilizzati per la cura del piede torto congenito. Tra i tanti, però, il più efficace è sicuramente il metodo Ponseti, dal nome del medico che per primo lo ha, con successo, messo a punto.
Si tratta, in pratica, di un protocollo, il cui successo è garantito nel 99% dei casi, che non prevede interventi chirurgici e operazioni invasive e che nel giro di due mesi permette il recupero delle piene funzionalità del piede che appare così di aspetto normale, flessibile, forte e non dolorante.
E’ necessario, però, che il protocollo venga ben applicato.
In cosa consiste il protocollo:
Il piede torto congenito viene, in pratica, curato attraverso una serie di speciali manipolazioni, l’utilizzo di gessetti settimanali e un’incisione non invasiva del tendine di Achille spesso eseguita in anestesia locale. Il bambino dovrà, poi, portare uno speciale tutore fino a circa 4 anni il cui utilizzo viene progressivamente ridotto alle sole ore del riposo in modo da lasciare il piccolo libero di gattonare prima e camminare poi.
Il vantaggio di questo metodo, oltre al fatto di non essere invasivo, non richiedere fisioterapia o utilizzo di scarpe ortopediche e garantire un ottimo risultato in breve tempo, consiste nel fatto di non essere per nulla doloroso.
3 GIUNGO: LA PRIMA GIORNATA MONDIALE DEL PIEDE TORTO
La Ponseti International Association ha scelto il 3 giugno, data di nascita del dottor Ignacio Ponseti che ha dedicato tutta la vita a mettere a punto il metodo che porta il suo nome, per celebrare la Prima Giornata Mondiale del Piede Torto.
L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla patologia e diffondere il metodo Ponseti come il più accreditato per restituire ai bambini affetti dalla malattia una vita sana, normale, senza dolori e senza limitazioni.
Purtroppo, infatti, non tutti ricorrono a questo metodo e in Italia non sono tantissimi i centri che lo applicano con successo. Tra questi:
l’ospedale Vittore Buzzi di Milano, Santa Maria della Stella di Orvieto, Giovanni XXIII di Bari, Tor Vergata di Roma, Rizzoli a Bologna, Tappeiner a Merano.
I genitori che lo desiderano, che aspettano o che hanno un figlio affetto da piede torto congenito, possono anche rivolgersi al SOS PIede Torto. Mandando un sms al numero 331-1665412 è possibile entrare in comunicazione con altri genitori che hanno vissuto il medesimo problema e ottenere tutte le informazioni necessarie per affrontare al meglio la malattia e curarla.
Per maggiori informazioni.
Ringraziamo Marta, mamma di un bimbo affetto da Piede Torto Congenito, per la segnalazione del problema e la richiesta di diffondere la notizia.
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