Protocollo di intervista per la nuova baby sitter

Se stai cercando una nuova baby sitter, avere un protocollo di domande da sottoporle durante il colloquio ti è utile per non perderti pezzi e per confrontare le diverse risposte delle candidate.
SI parte sempre dall’anagrafica (vedremo come), si prosegue con le esperienze professionali ed eventuali referenze, le aspettative e da ultimo le richieste economiche.
Ecco un esempio a cui poter fare riferimento.

ANAGRAFICA

Non fare mai domande personali (età, stato civile, nazionalità….). Queste informazioni non ti sono utili al fine della scelta e potrebbero infastidire la persona che hai di fronte. Limitati a chiederle, se questo è davvero un punto focale della tua ricerca, se è ha la patente, automunita e disponibile ad accompagnare i bambini a eventuali corsi sportivi o attività pomeridiane.
Sempre se davvero di tuo interesse e discriminante per la scelta, puoi chiedere quali lingue conosce e se sarebbe in grado di parlare o meno la lingua X/Y.
Ovviamente, è fondamentale chiedere la disponibilità giornaliera e la flessibilità oraria in caso di tuo ritardo.

ESPERIENZA PROFESSIONALE

Non è sempre necessario scegliere una persona che abbia una lunga esperienza professionale.
In base alle tue necessità, infatti, questo criterio può avere più o meno peso.
In generale, però, si può dire che una persona con una lunga esperienza alle spalle è più indicata con bambini molto piccoli o problematici. Una ragazza giovane e alle prime armi può, al contrario, andare bene quando i bimbi sono più grandi e necessitano, soprattutto, qualcuno che giochi con loro, che li aiuti a fare i compiti e che li accompagni alle varie attività sportive.
Non fissarti, quindi, su questo punto e valuta davvero quello che stai cercando e cosa ti serve.

In generale, non si richiedono referenze specifiche. Se, però, ritieni di aver bisogno di un’ulteriore conferma, nulla ti vieta (nei Paesi anglosassoni, per dire, è la prassi) di chiedere delle referenze da parte dei precedenti datori di lavoro.

ASPETTATIVE RECIPROCHE

È questa la fase più delicata. Sia tu che la candidata dovrete chiarire molto bene quelle che sono le vostre aspettative. Questo è fondamentale per non incorrere dopo in malintesi e problemi.
In altre parole, tu dovrai:

  • Dire chiaramente quante ore al giorno ti aspetti che questa persona lavori
  • Segnalare la possibilità che tu possa tardare rispetto all’orario concordato o potresti avere bisogno di qualche ora aggiunti in alcuni casi particolari.
  • Specificare esattamente in cosa consistono le sue mansioni (se deve prendere i bambini a scuola, se devi portarli al parco, se deve cucinare, preparare la cena, fare il bagnetto…). È molto importante che tu sia chiarissima su questo punto o non potrai pretendere, dopo, che venga fatto ciò per cui non vi eravate accordati.
  • Indicare eventuali criticità (il bambino non è abituato a estranei, ha un carattere complesso, è piuttosto agitato, è molto timido…)

Dal canto suo, è importante che anche la candidata metta in chiaro le sue aspettative. Non esitare, quindi, a chiedergliele qualora non venissero fuori.

ASPETTO ECONOMICO

Al termine del colloquio, va affrontata, anche in questo caso nel modo più chiaro possibile, la questione economica.
Vanno definiti:

  • Il tipo di contratto che si intende stipulare
  • Lo stipendio
  • La modalità di pagamento (se settimanale, mensile…)
  • Il periodo di lavoro (solo nei mesi scolastici, anche in estate….)
  • Cosa si intende fare in caso di malattia e ferie (questi aspetti, naturalmente, sono già regolamentati dai contratti di lavoro ma meglio specificare)

Categorie:

Donna
Lavoro diritto famiglia

Cosa ne pensi

;