Quando l’alito è un problema

L’alitosi è un disturbo di tipo organico che si manifesta con l’emissione di odore sgradevole attraverso l’atto respiratorio o, anche, il semplice eloquio.
Non ne sono immuni neppure i bambini che spesso ne soffrono per cause non sempre legate a una cattiva igiene orale (sebbene proprio l’igiene orale rivesta un ruolo fondamentale per contrastare il problema quando questo ha cause di origine itraorali).

CAUSE DI ORIGINE INTRAORALI

  1. Malattia parodontale (tasche parodontali)
  2. Patina linguale
  3. Restauri incongrui
  4. Xerostomia, ossia riduzione del flusso salivare
  5. Protesi totali rimovibili
  6. Lesioni patologiche orali

Per ovviare a questi problemi, durante le sedute di igiene orale professionale vengono effettuate una serie di manovre con successivi trattamenti che permettono di ridurre il cattivo odore. Poi, è necessario che il paziente (adulto o bambino che sia) adotti a casa una serie di misure cautelative da ripetere ogni giorno, mattina e sera:

  1. Spazzolamento dei denti (dopo ogni pasto) per almeno 3 minuti con tecnica adeguata e dentifricio specifico.
  2. Accurata pulizia del dorso della lingua da eseguire con uno strumento che si chiama grattalingua.
  3. Uso del filo interdentale (a partire dagli 8 anni) almeno una volta al giorno (preferibilmente la sera).
  4. Sciacqui con clorexidinia liquida al 2% per 30 secondi.
  5. Utilizzo di prodotti naturali da usare quando il disturbo non si è ancora cronicizzato e, comunque, successivamente al trattamento dal dentista (per esempio: Listerine collutorio, Aloement collutorio, Salvaalito Giuliani, Puralit Sinosmina, Apropolis soluzione, Dentosan carie e alito, Dentifricio alla salvia).

CAUSE DI ORIGINE EXTRAORALE
Non sempre l’alitosi è causata da una cattiva igiene orale o da cause intraorali. Talvolta, concorrono al problema fattori che, apparentemente, non hanno nulla a che vedere con l’alito cattivo.
Tra queste vale la pena sottolineare, anche perché maggiormente possono interessare i più piccoli:

  1. Tonsillite cronica causata da Streptococco beta emolitico di gruppo A resistente a terapia. In questi casi, qualora il germe responsabile non possa essere eliminato con terapia farmacologia, è bene ricorrere all’intervento chirurgico.
  2. Mal di gola e/o febbricola persistente
  3. Parassiti nelle feci curabili con Mebendanzolo (un farmaco antiparassitario). A questo proposito è stato condotto uno studio effettuato su 162 bambini con età compresa tra i 5 e i 16 anni. Di questi, il 64% di quelli curati con Mebendanzolo sono guariti dall’alitosi rispetto al 8,3% di quelli che avevano assunto placebo. Tra coloro che non avevano parassiti nelle feci, invece, il 26,92% è migliorato dopo il trattamento con Mebendanzolo rispetto al 20% di coloro a cui era stato somministrato placebo. Gli autori dello studio, quindi, sostengono che la terapia con Mebendanzolo sembra offrire maggiori benefici nei bimbi con alitosi causata dalla presenza di parassiti.
  4. La sinusite. Un recente studio effettuato dalla Università di Tel Aviv evidenzia che l’alito cattivo potrebbe essere provocato da una forma infantile di sinusite facilmente curabile con cura antibiotica. Un sintomo da non trascurare è l’eventuale russare del bambino. L’alitosi, infatti, potrebbe essere l’effetto di un accumulo di muco nella gola.
  5. Chetosi. La Chetosi è un disturbo del metabolismo del bambino che, avendo bruciato tutti gli zuccheri a disposizione dell’organismo, inizia a bruciare anche i grassi. Ciò provoca alito di “frutta marcia”, mal di pancia, vomito, malessere, febbre e sopore.
  6. Carie e gengivite.

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Prevenzione disturbi controlli

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