Regalo per la promozione: si o no?

Giusto o sbagliato premiare con un regalo tangibile un bambino che al termine dell’anno scolastico ha portato a casa una buona pagella?
La domanda è annosa e vede due schieramenti diametralmente opposti: da una parte c’è che dice che enfatizzare l’evento dal momento che il piccolo non ha fatto altro che il suo dovere; dall’altra chi è convinto che un piccolo dono, una ricompensa materiale non sono altro che la dimostrazione dell’orgoglio e della gioia di mamma e papà verso l’operato del bimbo.
Come comportarsi, dunque?

Non esistono, naturalmente, regole che possano andare bene per tutti e ogni famiglia si dovrà regolare in base alle proprie esperienza e al percorso scolastico stesso del bambino.
Il consiglio generale, però, qualunque sia la decisione per la quale opterete, è di rimaere su piccoli oggetti, pensieri, evitando i grandi regali quali, per esempio, smartphone, computer, play station e simili.
Perché?
Perché, in realtà, le posizioni di chi è contro e di chi è a favore sono entrambe corrette e, in questo caso, in linea di massima, la verità sta nel mezzo.

Di fronte a una buona pagella, lo scolaro meritevole va senz’altro elogiato. I suoi buoni voti devono diventare un motivo di orglioglio per lui, anche attraverso i complimenti e le felicitazioni di mamma e papà.
Per l’occasione, si può anche decidere di uscire tutti a mangiare insieme per festeggiare, oppure concedersi un gelato e una pizza davanti alla televisione, un film fino a tardi, un weekend fuori porta.
L’idea è di premiare sì il bambino, ma non attraverso un oggetto troppo materiale.
L’ideale sarebbe un’esperienza da condividere tutti assieme, un modo differente di trascorrere il tempo libero.

Se, però, siete della filosofia del regalo, cercate di rimanere su una spesa medio bassa, non assecondate una richiesta ma scegliete liberamente cosa regalare al bambino e non legate mai la ricompensa al voto.
Si tratta di un riconoscimento per l’impegno e la fatica, non di un risarcimento legato a un punteggio.
Una buona idea potrebbe essere coinvolgere nonni e zii. Potrebbero essere loro coloro ai quali viene demandato di presentarsi con un dono materiale in mano, mentre mamma e papà rimangono irremovibili sulla loro felicità astratta.

Nei giorni successivi al voto, senza manifestare il legame tra l’atteggiamento e quest’ultimo, potreste accontentare il bimbo un po’ di più del solito, puntando l’accetto sul suo senso di responsabilità e sul fatto che mamma e papà si fidano ciecamente di lui, anche (ma non solo) in virtù del suo impegno e dilegenza a scuola.

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