Sale iodato o sale rosa? Quale scegliere?

E’ meglio il sale marino o il sale iodato? Cosa differenzia l’uno dall’altro in termini di nutrimenti e apporto nutrizionale nella dieta?
Premesso che il sale, in generale, andrebbe consumato con moderazione e che non andrebbe utilizzato prima dell’anno, è comunque un alimento immancabile della nostra cucina e imprescindibile della nostra alimentazione.
Dunque quale scegliere?

SALE MARINO INTEGRALE
Il sale marino integrale è un sale non completamente raffinato che, rispett al sale marino classico, mantiene molto degli oligoelementi che lo compongono e che vengono generalmente persi nel processo di raffinazione.
A seconda della zona di provenienza ha un colore diverso tipico dell’area da cui viene estratto. Ecco perché può essere bianco (sale italiano, per esempio), rosso (sale hawaiano), grigio (sale bretone)…
Tra i nutrienti presenti, iodio, rame, zinco, bromo….
Ha un costo più elevato del sale normale. Ma in generale c’è da dire che la resa è leggermente superiore, avendo un maggiore potere salante.

SALE MARINO IODATO
Il sale iodato è un sale raffinato a cui viene aggiunto lo iodio in laboratorio. Proviene dalle acque marine o dalle miniere di salgemma tramite processi di essicazione e raffinazione durante i quali perde alcuni degli oligoelementi in esso contenuti (come calcio, magnesio e ferro). Ma il processo di addizione di iodio lo rende maggiormente ricco di quest’oligoelemento rispetto, per esempio, al sale dell’Himalaya (sale iodato contiene 30mg/kg di iodio mentre quello rosa ne contiene 2mg/kg).
Ha un prezzo più alto rispetto al sale integrale, non è particolarmente dietetico, ma usato nelle quantità corrette, può essere utile per attivare il metabolismo. Perfetto per integrare il livello di iodio qualora se ne avesse una carenza.

SALE ROSA DELL’HIMALAYA
Il sale himalayano si riconosce per il tipico colore rosa che lo caratterizza. Utilizzato da sempre nelle zone dell’Asia Centrale, è arrivato in Occidente da una ventina di anni, sia sottoforma di alimento da portare in tavola, sia come materiale per la creazione di oggetti dalle decantate proprietà benefiche (lampade, portalumi, saponette, sfere da massaggio…
Tra i sali rosa, il più puro è quello di Halite, chiamato anche sale del re ed estratto nella zona Nord del Pakistan.
In generale, il sale rosa dell’Himalaya vanta rispetto a quello marino che utilizziamo normalmente una maggiore concentrazione di oligoelementi, che lo rendono un prodotto particolarmente indicato per le diete.
Tra questi iodio (anche se in concentrazioni decisamente più basse rispetto al sale iodato), magnesio, calcio, potassio, bicarbonato,, bromuro e moltissimi altri ancora.
Vanta diverse proprietà. Tra quelle più conclamate la capacità di eliminare le tossine dall’organismo, di aumentare l’idratazione dell’organismo, di regolare il contenuto di acqua sia all’interno che all’esterno delle cellule, di migliorare il funzionamente del metabolismo…
Nessuna di queste proprietà per ora è stata realmente confermata a livello scientifico. Quindi, le indicazioni vanno prese con le pinze ricordando sempre, comunque, che giornalmente l’apporto di sale non dovrebbe superare i 2 gr.

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