San Valentino prima e dopo (i figli)

TRUCCO-PARRUCCO
Prima:

passavi ore davanti allo specchio, ti incremavi dopo la doccia in modo che la tua pelle fosse morbida e profumata, ti dedicavi alla messa in piega con phon di ultima generazione e acquistavi lingerie sexi da sfoggiare dopo la cena sotto a una camicia da notte di seta nera.
Dopo:
ti docci in cinque minuti con l’ansia che il bambino di là possa distruggere casa o distruggersi lui. Ti chiedi se ti sei rasata o meno e sei sicura che no. Leghi i capelli sporchi in una coda di cavallo fuori tempo sperando che nessuno si accorga che sono mesi che non fai il colore e lasci il reggiseno dell’allattamento perché ormai quelle cose comprimenti di pizzo non le sopporti più.

VESTIZIONE
Prima:

dopo un’accurata selezione di quanto in tuo possesso nell’armadio, uscivi ad acquistare un abito scollato da portare con un tacco 12 e una scarpa a punta che c’era il rischio ti rovesciassi al suolo rovinosamente a ogni passo.
Dopo:
fai lo sforzo di cambiare la felpa sporca di pappa con un’altra felpa pulita su cui, però, si intravede ancora un alone di rigurgito. Valuti se mettere un paio di jeans, ma opti alla fine per i soliti leggins scoloriti con cui ti senti tanto a tuo agio. In fondo chi ti ama, ti apprezza per quello che sei. Non per quello che indossi.

CENA:
Prima:

scegli con cura il ristorante e opti per il più costoso di tutti, quello in cui le porzioni sono risicate, i camerieri antipatici, il vino costa come l’oro e la musica di sottofondo aiuta a conciliare il sonno. Durante la cena ammicchi al tuo partner, sorridi frivolamente e passi il tempo a sognare cosa accadrà nel dopo cena.
Dopo:
la selezione del ristorante dipende dalla velocità del servizio (con quello che costa una baby sitter non puoi certo permetterti il lusso di una cena che si protragga oltre l’ora). Passi il tempo a discutere di modelli educativi e pappe e la sola musica che senti è quella del tuo cellulare che squilla con la suoneria di Let it go e la tata che ti dice che è tutto a posto.

DOPO CENA
Prima:

Passeggi sul tacco 12 ondeggiando verso un nuovo locale che hanno appena aperto e desideri assolutamente provare. Bevi un cocktai che ti stordisce quel tanto che basta per desiderare di tornare a casa e proseguire la nottata sotto le lenzuola con il tuo partner.
Dopo:
ti catapulti a casa perché la baby sitter è una ragazzina di 17 anni e va riaccompagnata prima che sia tardi. Nel farlo, ti auguri che i tuoi figli dormano della grossa e che tu possa concederti una notte di meritato riposo. Non appena ti infili a letto, chiudi gli occhi e cancelli il mondo fuori. Ci sei penserà domani.

AMORE
Prima:

non avevi idea di cosa significasse davvero ‘amare’. Riducevi il concetto al battito di cuore provato nel vedere il tuo partner, a dolci effusioni a lume di candela e a notti di fuoco in lenzula che sanno di bucato.
Dopo:
sai che l’amore è qualcosa di più complesso del semplice piacere. E’ la volontà di condividere ogni giorno con il proprio compagno anche quando tutto sembra andare a rotoli, hai le occhiaie fin sotto ai piedi e pensi che non riuscirai mai a trovare il tempo di farti una doccia. E’ sapere che per qualunque cosa lui/lei ci sarà e ti terrà la mano sempre, come ha fatto in sala parto mentre urlavi e sbraitavi e in testa tua pensavi che lo volevi uccidere.
E’ il bimbo che dorme pacifico (oppure no) nel lettino nell’altra stanza, che è l’espressione più bella di quanto bene stiate e siate stati assieme.

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