Scratch 3.0: programmare non è mai stato così facile

Coding, ne abbiamo già parlato, non significa avere la pretesa di formare una generazione di programmatori, ma avvicinare i più piccoli al linguaggio computazionale sin dalla più tenera età per insegnare loro a dialogare con il computer e a impartire comandi alla macchina in modo intuitivo e creativo allo stesso tempo.
I vantaggi di questo approccio educativo sono molteplici. Non solo, infatti, il rapporto tra i bambini e i computer da passivo diventerà attivo, ma l’uso del linguaggio computazionale insegnerà loro a risolvere i problemi, anche quelli più complessi, applicando la logica e ragionando sulla strategia migliore per arrivare alla (ri)soluzione.

A questo proposito, Scratch è un ambiente di programmazione che utilizza un linguaggio di tipo grafico progettato per l’insegnamento della programmazione tramite primitive visive.
Facile e intuitivo, viene utilizzato da insegnanti, educatori e genitori per avvicinare i bambini alla programmazione in modo creativo attraverso progetti pedagogici che spaziano dalla matematica alla scienza, consentendo la realizzazione di simulazioni, visualizzazione di esperimenti, animazioni, musica, arte interattiva e semplici giochi.
Nato come un progetto del Lifelong Kindergarten Group dei Media Lab del MIT e reso disponibile in modo del tutto gratuito, Scratch permette di programmare storie interattive, giochi e animazioni che possono, poi, essere condivise con gli altri membri della comunità.
Proprio la community che ruota intorno alla piattaforma e che ogni giorno contribuisce a renderla grande, è il punto di forza di tutto il progetto: idee e lavori, infatti, possono essere condivisi e resi pubblici in una sorta di collaborazione internazione e intra-generazionale che dà forza ai contenuti, consentendo un costante miglioramento delle proprie capacità grazie anche allo scambio prezioso di informazioni e conoscenze.

SCRATCH 3.0: FINALMENTE DISPONIBILE LA VERSIONE COMPLETA

Scratch 3.0, disponibile finora solo in versione Beta, aumenta in modo esponenziale la possibilità di creare codice e programmare grazie alle nuove funzioni e alle “estensioni” che permettono di interagire con web-app, supporti e dispositivi di terze parti.
Tra queste, segnaliamo LEGO® Education WeDo 2.0, LEGO® MINDSTORMS® Education EV3 e micro per programmare motori, luci e sensori; Google Translate per parlare in altre lingue; Text-to-Speech Amazon per parlare ad alta voce. È persino possibile programmare i personaggi in modo che rispondano ai movimenti del proprio corpo intercettati attraverso l’uso della webcam e l’estensione Sensing video….
Nella nuova versione, poi, sono inclusi nuovi personaggi e sfondi remixabili tra loro ed editor di pittura e suono per modificare immagini e audio.
Infine, ma non meno importante, Scratch 3.0 è diventato multidevice (ossia è disponibile per diversi dispositivi tra i quali anche quelli touch, come il tablet).

Per maggiori informazioni: scratch.mit.edu

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