Se il regalo di Natale è stato un cucciolo

Quanti bambini (e quanti adulti) hanno desiderato e ricevuto per Natale un cucciolo? Un tenero esserino da coccolare e spupazzare? Da tenere con sé e di cui prendersi cura?
Così, cagnolini, gattini, coniglietti, criceti, tartarughine… sono entrati nelle case e sono diventati parte della famiglia. Per molti si è trattato di una scelta ponderata, di cui si è valutato con attenzione tutte le conseguenze. Molti, però, si sono limitati a soddisfare il capriccio di un momento, senza considerazione alcuna per ciò che la presenza di un animale domestico comporta.
E tanti cuccioli arrivati a dicembre diventano nel giro di pochi mesi un peso, più che una gioia. Anche per i bimbi che li hanno chiesti. Ecco, dunque, qualche indicazioni di massima affinché la convivenza sia felice pet tutti.

  1. Gli animali, siano essi cani, gatti, conigli, criceti, uccellini, pesciolini rossi, tartarughe…., sono esseri viventi e come tali vanno trattati. Ai bambini bisogna insegnare che non si tratta di peluche e che la prima forma di amore verso il proprio animale domestico è il rispetto delle sue esigenze, dei suoi spazi e dei suoi tempi.
  2. Un cucciolo non rimarrà tale per sempre. Il cagnolino batuffoloso con cui giocare e da spupazzare quando si torna a casa, presto sarà un cagnolone e, magari, perderà il fascino suscitato nei primi tempi. E’ bene tenerlo sempre a mente. Per evitare, tra qualche mese, di ritrovarsi di fronte a un animale grande e grosso che non “piace” più.
  3. Gli animali, come gli esseri umani, hanno esigenze ben precise. Un cane ha bisogno di uscire, di correre, di passare del tempo all’aria aperta. Un gatto deve avere uno spazio adeguato in cui muoversi. Anche quando è castrato, non è pensabile rinchiuderlo in una stanza di pochi metri quadri per evitare che faccia danni quando siamo fuori casa. L’acqua della bocca del pesce rosso va cambiata con regolarità incaricando qualcuno di farlo quando ci si assenta per qualche giorno… L’amore che gli animali ci danno va ricambiato con l’amore o con il prendersi cura di lui.
  4. Quando possibile, incaricate i bambini di occuparsi del cucciolo. Tantissime sono le cose che i piccoli possono fare, anche quelli più piccoli: portarlo a spasso, dargli da mangiare, cambiare l’acqua, pulire la lettiera, giocare insieme…
  5. Prendersi cura di un animale quando non si è trafelati dagli impegni quotidiani (come nel periodo delle feste) è relativamente semplice. Considerate, però, che potrebbe anche succedere che quello che ora non vi costava fatica alcuna, potrebbe diventare un vero e proprio impegno quando tornerete al lavoro, quando ci saranno bambini da prendere e accompagnare, quando il tempo libero a vostra disposizione sarà ridotto al minimo.

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