Ci sono bimbi che si chiamano Chanel. Altri Oceano. Nessuno, però, potrà chiamarsi Venerdì. La Corte di Cassazione di Genova, infatti, ha respinto il ricorso della coppia che voleva chiamare così il proprio figlio. Motivo? Il nome evoca il personaggio del romanzo Robinson Crusoe, figura umana caratterizzata dalla sudditanza e dall’inferiorità.
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