Tutti pazzi per il fidget spider

Cominciamo subito chiarendo un punto: il fidget-spinner non serve a nulla.
Non è un antistress. Non è il rimedio contro i disturbi d’attenzione. Non è il diavolo travestito da dischetto rotante.
E’ solo un gadget che sta impazzando tra bambini e adolescenti (ma anche adulti e hypster dell’ultima ora) considerato in questo momento il nuovo cubo di Rubok in fatto di ‘oggetti inutili’.
Di cosa si tratta?

Il Fidget-Spinner è un piccolo ogetto in plastica e metallo che molti descrivono come una sorta di trottola bidimensionale costituita da un cuscinetto a sfera centrale intorno al quale ruota una struttura composta da due o più spesso tre estremità anch’esse costituite con cuscinetti a sfera che ne condizionano il movimento. Posizionando il centro dell’hand spinner, dove si trova il cuscinetto, tra pollice ed indice si può iniziare a giocare, dando un colpo deciso a uno dei bracci. Il formato compatto permette ai pesi di entrare in moto senza colpire la mano, così che il fidget possa girare per tempi anche lunghi come, appunto, una specie di trottola 2.0.
Brevettato nel 1993 da Catherine Hettinger che lo usava per tranquillizzare la figlia e messo in vendita dalla Hasbro, a causa dello scarso successo ottenuto fu ritirato dal mercato nel 2005 e il brevetto non venne rinnovato. Nel 2016 il boom negli Stati Uniti e poi nel resto del mondo con centinaia di miglia di bambini e adolescenti che volevano accaparrarsi il gadget i cui prezzi variano dai pochi centesimi ai 50€ per i modelli più evoluti.
Perché tanto successo?

Definito la trottola (o lo yo-yo) 2.0, il fidgat-spinner piace perché è trendy, facile da usare, divertente, disponibile in diverse varianti (tant’è che c’è anche chi lo colleziona), economico. I ragazzini lo fanno roteare in classe, gli adulti in ufficio.
C’è chi dice che sia un antistress, chi un oggetto per aiutare a superare i disturbi di attenzione, chi, invece, lo condanna perché creerebbe confusione in classe distogliendo gli allievi dalle attività scolastiche.
Dov’è la verità?
Da nessuna parte.
Il fidget-spinner è solo un oggetto. Uno come tanti.
O meglio, come tanti no. Perché è un oggetto uscito dal gruppo e divenuto un “nice to have“.
Ma non racchiude in sé nessun mistero, non è dotato di alcun potere, né nel bene né nel male, non redimerà le giovani generazioni né le renderà schiave, esattamente come il Cubo di Rubik non aveva rendento o schiavizzato la nostra.
E’ semplicemente un gadget poco costoso di cui tra qualche mese non si parlerà più e che tra una ventina d’anni, quando i bambini di oggi saranno giovani 30-40 enni appesantiti, riempirà le pagine del Facebook del futuro esattamente come il Cubo di Rubik riempie ora le nostre accanto alle Hot-Machines e al Dolce Forno.

Nessun dubbio o dietrologia nell’acquisto. Se la decisione è no è perché un altro inutile gadget in casa no. Non perché vostro figlio ne rimarrà segnato a vita.
Se è sì, è perché “pazienza un altro inutile gadget in casa”. E non perché vostro figlio troverà attraverso la trottola moderna la via della salvezza.

In generale, però, a scuola sarebbe meglio evitare di portare giocattoli.
Ma questo, come consiglio spassionato!

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