Tutti pazzi per la scherma

È stata la disciplina sportiva dell’estate. Quella che ha regalato agli italiani le maggiori soddisfazioni olimpiche mettendo in luce le caratteristiche di uno sport completo, affascinante, adatto a tutti e praticabile sin dalla più tenera età.
Stiamo, naturalmente, parlando della scherma che racchiude al suo interno tre discipline – spada, fioretto e sciabola – e che sempre più spesso viene proposta nei centri sportivi dedicati ai più piccoli come alternativa ai più classici nuoto, calcio, danza.

LE REGOLE GENERALI

La scherma intesa come sport è una derivazione moderna dei combattimenti con armi da taglio che si svolgevano nell’Ottocento e nei primi dei Novecento presso i circoli ufficiali di tutta Europa.
Come disciplina sportiva comprende tre differenti armi: il fioretto, la sciabola e la spada concettualmente diverse tra loro.
Mentre, infatti, spada e fioretto sono armi di punta, la sciabola è un’arma di punta, taglio e controtaglio. Le differenze sostanziali, a livello di regolamento, riguardano l’assegnazione dei punti (con il fioretto e la sciabola si ottiene il punto se si attacca e si tocca, mentre con la spada vince l’atleta che tocca per primo) e la parte del corpo che può essere colpita (il bersaglio della spada è tutto il corpo, del fioretto il tronco, della sciabola il corpo dalla cintura in su comprese braccia e testa).

UNO SPORT PER I PIÙ PICCOLI

A dispetto di quello che si possa pensare, la scherma è uno sport anaerobico completo che può essere praticato sin dalla più tenera età (lo si consiglia a partire dai 6 anni in su). I bimbi molto piccoli, generalmente, iniziano con il fioretto che può colpire solo di punta ed è l’arma più adatta, essendo anche la più leggera, per imparare le azioni fondamentali e i rudimenti della disciplina. Si rimane, quindi, poi sul fioretto o si passa alla sciabola e solo acquisita una certa esperienza e forza si passa alla spada.
Alla base della attività, il rapporto con il maestro, che è qualcosa di più di un semplice allenatore atto a trasferire nozioni tecniche, la capacità di rispettare le regole e tenere sotto controllo la tensione, la disciplina.
In termini strettamente sportivi, poiché la scherma si basa sul fondamento tempo-misura-velocità, un buon allenamento, un’ottima coordinazione motoria, agilità e destrezza costituiscono i presupposti per il successo e vengono insegnati al bambino che, in questo modo, ha la possibilità di migliorare la propria resistenza fisica, la coordinazione tra pensiero, vista e mano e l’agilità.
Trattandosi, poi, di uno sport “pulito” (difficilmente si sente parlare di doping riferito alla scherma dal momento che, trattandosi principalmente di uno sport di testa, non esistono sostanza dopanti che possano davvero migliorare la prestazione) è perfetto per avvicinare i più piccolo a uno sport “sano”, in grado di regalare, ne tempo, numerose emozioni e soddisfazioni.

Per maggiori informazioni: FIS – Federazione Italian Scherma

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