Cause di infertilità: il varicocele
Il varicocele, una dilatazione patologica delle vene testicolari, è tra le principali cause di infertilità maschile. Per diagnosticarlo occorre una visita specialistica dall'andrologo.

di Alessia Altavilla DIAGNOSI
Circa il 15% degli uomini in età fertile sono affetti da varicocele, una patologia piuttosto diffusa e generalmente asintomatica che costituisce una delle maggiori cause di infertilità maschile (secondo i dati del Ministero della Salute circa il 40%).
Si tratta, in pratica, di una disfunzione che interessa il sistema vascolare del testicolo che determina una dilatazione delle vene testicolari con conseguente reflusso di sangue dall’alto e incremento della temperatura.
L'ambiente che si viene a creare è, perciò, sfavorevole alla produzione e alla sopravvivenza degli spermatozoi che di conseguenza risultano essere in numero inferiore rispetto alla norma e con peggiori condizioni di motilità.
Non è un caso, dunque, che di fronte a uno spermiogramma che presenta valori alterati riguardo al numero, alla motilità e alla forma degli spermatozoi (oligo-asteno-teratospermia), il pziente venga indirizzato da uno specialista andrologo per un’accurata visita al fine di diagnosticare o escludere la presenza di varicocele.
CAUSE DEL VARICOCELE
Sebbene le cause siano ancora incerte e sebbene il varicocele colpisca anche ragazzi molto giovani (10-14 anni) con un'incidenza pari a quella degli adulti, alcune teorie per ipotizzarne l'insorgenza sono state fatte:
Generalmente, la diagnosi di varicocele, che come dicevamo sopra è, per lo più asintomatico, arriva dopo uno spermiogramma sballato e la richiesta da parte del medico curante di una visita urologica di approfondimento.
Il controllo consiste in un'accurata ispezione dello scroto da parte dell'urologo/andrologo e in un'eco-doppler che permette di definire l’entità del reflusso e i gradi del varicocele (1°, 2°, 3°, 4° grado).
LA CURA
Per quanto frequente e per quanto spesso responsabile di infertilità di coppia. il varicocele si risolve velocemente e senza conseguenze con un intervento chirurgico (esistono anche pratiche meno invasive che vengono eseguite ambulatoriamente in anestesia locale) che normalizza la situazione (ci vogliono circa 4-6 mesi dopo l'intervento perché la qualità dello sperma possa tornare a parametri di normalità).
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