49libri49giorni. La maratona di lettura dei libri proibiti
I libri proibiti dal Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, diventano i libri consigliati per le letture estive per i bambini di tutta Italia. Il movimento, nato spontaneamente sul web con l'hashtag #49libri49giorni, spopola sulla rete.
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di Alessia Altavilla Come spesso succede in questi casi, si è rivelata controproducente la scelta del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, di mettere al bando una serie di libri destinata alla prima infanzia dai nidi e dalle scuole di infanzia del capoluogo veneto (ne abbiamo parlato qui).
Immediata, infatti, è stata la reazione di quanti si occupano di letteratura per l'infanzia (editori, librai, insegnanti, associazione editori, genitori...) e immediate le manifestazione spontanee per dichiarare, in modo attivo, il proprio dissenso.
Proprio dai commenti indignati delle persone, pubblicati sulla pagina Facebook Liberiamo i libri per bambini, infatti, è nata l'iniziativa 49libri49giorni, che sotto l'hashtag #49libri49giorni invita tutti i bambini a leggere, per i prossimi 49 giorni, i 49 titoli messi al bando a Venezia.
Tra questi titoli quali Piccolo Blu e Piccolo Giallo di Leo Lionni, che della lotta contro ogni forma di censura è diventato un po' il simbolo, E con Tango siamo in tre di Justin Richiardson e Peter Parnell, Il libro delle famiglie speciali, Sono io il più bello di Mario Ramos, Piccolo Uovo di Altan, Nei panni di Zaff di Manuela Salvi e Francesco Cavallaro, Di mamma ce n'è una sola e Che forza papà di Isabella Paglia, Se io fossi te di R. Hamilton e B. Cole, Guizzino sempre di Lionni... e moltissimi altri titoli tra i più noti e amati dai bimbi italiani.
Contro il provvedimento ha preso naturalmente posizione anche l'Associazione no profit Nati per leggere, che da 15 anni ormai si batte per promuovere la lettura tra i bambini, anche quelli appena nati. Senza fare polemiche inutili, invitando semplicemente i lettori a continuare a leggere, a non sottostare ad alcuna forma di censura, promuovendo, anche attraverso la pagina Facebook, le manifestazioni spontanee che in tantissime librerie d'Italia sono state organizzate.
Dato il tempo libero dei piccoli, se state cercando un libro da leggere loro o che possano leggere, provate a sceglierne uno tra quelli censurati. E magari, scriveteci il vostro punto di vista in merito. Se davvero pensate che abbia un qualche tipo di senso, una scelta come quella del sindaco veneziano.
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Commento inserito da Alessia (redazione) il 14 luglio 2015 alle ore 14:36
Ciao Enrico. La cronaca è cronaca. Anche raccontare omicidi, magheggi politici, attentati... è dar credito agli eventi. Ma allora o decidiamo che nulla è meritevole di essere detto (ma così si rischia che ognuno faccia quello che vuole senza l'occhio indiscreto dell'opinione pubblica) oppure si corre il rischio che dietro ci sia un'operazione di marketing.
Detto questo, fosse così, trattandosi in questo caso di libri, ben vengano le operazioni di marketing. Se libri come Piccolo Blu e Piccolo Giallo arrivano a un pubblico più ampio, significa che portali come il nostro hanno fatto un buon lavoro.
Se devo dirti, però, come la penso personalmente, e qui non parlo da autrice dell'articolo, ma da libera cittadina, io penso che sia veramente uno stolto. Che i libri non li abbia nemmeno letti e che certa gente è convinta che qualunque cosa possa passare impunita.
A presto
Alessia
Commento inserito da Isabella Paglia il 9 luglio 2015 alle ore 10:53
Grazie Bambinpoli!
Commento inserito da Enrico il 9 luglio 2015 alle ore 10:45
In un paese dove la dietrologia fa a pugni costantemente con la più smaccata demagogia, viene da chiederesi quale fosse lo scopo recondito della scelta di Luigi Brugnaro. Non credo sia stato tanto ingenuo da mettere all'indice dei libri per bambini senza averne calcolato la portata e le conseguenze, mentre vedi il gran polverone che tale iniziativa ha sollevato, in termini di profitti (valangate di libri venduti) ed attenzione (se ne parli bene, se ne parli male, purchè se ne parli!!!).
Ho sempre sostenuto il fatto che dar credito a situazioni idiote significa elevarle al rango di attenzione che non meritano affatto! E l'indignazione è del tutto sprecata.
Commento inserito da paola il 8 luglio 2015 alle ore 21:01
Sono mamma di una bambina di quasi quattro anni e sono educatrice di scuola di infanzia, quando mi sono imbattuta in qst articolo, sono rimasta allibita. A mia figlia così come ai miei bimbi a scuola ho sempre letto libri che trattano argomenti quali adozione, famiglia , diversità . Uno dei preferiti dai bambini è proprio Piccolo blu e Piccolo giallo. Questo come altri libri ci insegnano che quando c'è l'amore, i nostri occhi e i nostri cuori, vanno oltre ogni confine o ostacolo. È vero che la prima base è la famiglia, ma ricordiamoci che i bambini sono del mondo e dovranno imparare a camminarci, e noi educatori, abbiamo il compito,insieme alla famiglia di dare loro i mezzi necessari, anche attraverso la lettura.