7 cose da fare se il bambino si mangia le unghie

Si chiama onicofagia il disturbo di chi, adulto o bambino, si mangia le unghie. Secondo la psicologia freudiana nasconde quasi sempre una fissazione orale. In generale, è segnale di insicurezza, gelosia o aggressività.

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L'onicofagia, ovvero il disturbo di chi tende a mangiarsi le proprie unghie, è un comportamento compulsivo ricorrente sia in età pediatrica che durante l'adolescenza e l'età adulta.
Considerato un 'vizio' nasconde, in realtà, un disagio vissuto dal bimbo e non elaborato nel modo corretto. 
Situazioni di tensione (l'inizio dell'asilo, i primi giorni a scuola, la nascita di un fratellino, la separazione di mamma e papà....), infatti, vengono esorcizzate attraverso una scorciatoia che sì tranquillizza il bambino e lo mette momentaneamente al riparo da eventuali sentimenti negativi (rabbia, paura, ansia, gelosia...), ma gli impedisce di rielaborare il proprio vissuto e affrontarlo in modo corretto per superarlo.


In altre parole, mangiandosi le unghie, il bimbo scarica su quel gesto i propri sentimenti negativi e li rimuove autoconvincendosi che quello sia il solo modo per ritrovare calma e serenità. Così, la scappatoia di una prima volta diventa un meccanismo di difesa inconsapevole di fronte a ogni difficoltà e, infine, un gesto compulsivo.

COME COMPORTARSI
  1. Non sgridare il bambino ma rendersi conto che si tratta di un riflesso condizionato messo in atto dal piccolo di fronte a tutte le situazioni che non riesce a gestire in modo razionale.
  2. Non irrigidirsi e non ricattare il bimbo: il risultato potrebbe essere opposto a quello sperato. Di fronte a un divieto o a un ricatto, infatti, il bambino potrebbe ritenere che la cosa migliore per lui sia agire di nascosto.
  3. Scoprire la causa del disagio e intervenire su quella, anche parlando con il bambino o, nei casi più gravi, attraverso l'intervento di uno psicoterapeuta o di uno psicologo dell'età evolutiva.
  4. Osservare il bambino per cercare di comprendere quando maggiormente si mangia le unghie e quali potrebbero essere le sue reali paure.
  5. Rassicurare il bimbo chiedendogli, di volta in volta, cosa prova e spiegandogli che anche eventuali sentimenti negativi fanno parte della natura umana.
  6. Aiutare il bimbo a scaricare aggressività e ansia attraverso attività specifiche ad hoc: sport, laboratori creativi, musica...
  7. Stare accanto al bambino ripetendogli all'infinito il proprio amore e il proprio supporto fisico ed emotivo.

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