Come spiegare la separazione ai figli
La fine di una convivenza o di un matrimonio è sempre un momento assai doloroso, difficile, delicato e complesso.
Articoli Correlati
-
La capacità decisionale si apprende fin da bambini
Senza mettere in mezzo i bambini in scelte...
continua » -
Le donne e il connubio imperfetto tra lavoro, casa e famiglia
Il desiderio di essere donne, madri e spose...
continua » -
Quando dire ai bambini che ci si sta separando
Ecco perché, secondo la dottoressa...
continua » -
Disturbi alimentari: di chi è la colpa?
É la moda? Sono le modelle, le attrici...
continua » -
Quanto tempo dedicare all'educazione dei figli?
Qual è la giusta misura del tempo da...
continua »

di Dottoressa Chiara Corte Rappis Ho usato ben quattro aggettivi per descrivere la rottura di una vita di coppia e quindi familiare, perché mi sembra necessario ed indispensabile sottolineare che cosa vivono, abitano, attraversano i componenti di un nucleo familiare in questi momenti di passaggio e di transizione. Proprio su questo tema 'Quando termina la convivenza: conseguenze psicologiche, pedagogiche e giuridiche' ci sarà un incontro al mese gratuito aperto a tutti previa prenotazione presso lo Spazio Eterotopico. Chiara Corte Rappis è possibile scrivere all'indirizzo chiara.corterappisATyahoo.itoppure telefonare al numero 349-7898300. Per maggiori informazioni, è possibile anche consultare il sitowww.spazioeterotopico.it
La fine di una convivenza o di un matrimonio è assai doloroso e difficile, perché rappresenta la fine di un progetto di vita condiviso, il sogno infranto di speranze future; anche se questo momento è stato preceduto da liti alle volte anche furibonde, da allontanamenti e riavvicinamenti amaramente falliti, ma per l’addio non si è mai sufficientemente attrezzati e preparati.
Come una ferita profonda, la separazione, qualsiasi separazione, rappresenta un momento di lutto e come tale necessita un’adeguata elaborazione, accettazione, comprensione e accoglienza dentro di sé e soprattutto pretende la messa in campo della dimensione temporale.
Ho usato altri due aggettivi, quali: delicato e complesso; soprattutto riferendomi al vissuto doloroso dei figli della coppia che si sta separando.
I figli, anche se piccoli, hanno una sensibilità molto spiccata, anche se appaiono distratti ed indifferenti a ciò che facciamo e diciamo noi adulti, loro ci ascoltano, ci seguono nelle nostre vicende gioiose o tristi, di successo o di fallimento e riescono a cogliere ogni minimo cambiamento riguardante anche i nostri atteggiamenti, comportamenti, abitudini, rituali o repentini cambi d’umore e tono di voce.
E’ dunque indispensabile parlare con loro, perché sono più abili e attenti degli adulti nel percepire il non detto, l’implicito e il linguaggio non verbale.
Gli adulti devono saper mettere in parole per i loro figli la loro separazione, con un linguaggio che si adatti e sia adeguato alla fascia d’età nella quale si trovano i loro bambini o ragazzi.
E’ importante usare poche parole, ma chiare che non lascino spazi all’illusione di un possibile ritorno alla situazione precedente, se soluzioni davvero non ce ne sono più.
Si deve comunicare a loro ciò che gli adulti hanno deciso e ascoltare e sottolineo il mettersi in ascolto delle loro reazioni.
Contemporaneamente dovranno rassicurarli che, se mamma e papà non vivranno più insieme, per loro figli resterà tutto uguale.
Godranno come prima dell’amore di mamma e papà e resteranno per loro i principali punti di riferimento per tutta la vita.
E’ importante inoltre mettere bene in chiaro che la decisione di vivere separati è legata a incomprensioni nate tra adulti e non è assolutamente colpa di qualcosa che loro come figli possano o credano di aver fatto.
Se non si chiarisce questo tema, si possono creare nei bambini come negli adolescenti forti sensi di colpa, spesso accompagnati da comportamenti regressivi ed autopunitivi, che possono bloccarne la crescita ed il loro sano sviluppo ed equilibrio psichico.
E’ altrettanto importante comunicare ai figli che sono stati profondamente cercati, desiderati, voluti e che mamma e papà sono immensamente felici di averli messi al mondo.
Queste parole dovranno essere accompagnate da altrettanti maturi comportamenti da parte degli adulti.
I genitori rimasti soli dovranno continuare a vivere una loro vita, attraverso una ricostruzione di loro propri desideri, passioni e sentimenti; aiutando i figli a fare altrettanto.
Dovranno trasmettere ai figli, attraverso il loro concreto fare quotidiano, che nonostante le difficoltà la partita della vita va giocata fino in fondo, perché riserva sempre nuove aperture e possibilità, forse anche più belle.
I genitori dovranno trasmettere ai figli messaggi di fiducia e sicurezza nel futuro.
La tendenza a isolarsi, a chiudersi in se stessi, considerando il figlio ormai cresciuto come fosse il compagno perduto, è forte; ma ciò ostacola la propria crescita personale oltre alle grandi ripercussioni che un comportamento di questo tipo potrebbe avere su un preadolescente che si affaccia al mondo con una carica di entusiasmo propria dell’età e che, come tale, va vissuta pienamente insieme al gruppo di coetanei.
Il prossimo incontro è previsto per il 14 marzo
Ricetta della settimana

Sindrome di Asperger: di cosa si tratta
Ricorre oggi la Giornata Mondiale della Sindrome di Asperger, un disturbo che presenta alcune caratteristiche dell'autismo ma che interessa, soprattutto, la sfera relazionale e sociale del comportamento.
continua »
Meditazione per bambini. Come riscoprire il silenzio interiore
La meditazione è una pratica che, con i dovuti aggiustamenti del caso, è adatta anche ai più piccoli: attraverso la meditazione, infatti, possono imparare a rilassarsi a scoprire il proprio io interiore.
continua »
Educazione alla gentilezza
Bambini che sanno essere gentili ed educati saranno adulti empatici e capaci di prendersi cura di chi sta loro intorno. Ecco perché è importante l'educazione alla gentilezza sin dalla più tenera età.
continua »
I bambini ci guardano
10 cose da non fare davanti ai bambini per evitare di dare un brutto esempio. Si sa, infatti, che più delle raccomandazioni e delle parole, contano le azioni dei modelli di riferimento.
continua »Ricetta della settimana
-
Cosa mangiare nel terzo trimestre di gravidanza?
Il parto è imminente e la pancia inizia a farsi sentire. Qual è l'alimentazione più corretta per il terzo trimestre di...
continua » -
6 motivi per leggere Harry Potter
Ecco quali sono i 6 motivi per i quali tutti i bambini, a qualunque generazione appartengano, dovrebbero leggere Harry Potter.
continua » -
Genitori spazzaneve
Chi sono i genitori spazzaneve? E perché il loro intervento costante nella vita dei figli nuoce gravemente alla loro conquista dell'autonomia?...
continua » -
5 mete romantiche per San Valentino con i bambini
Per San Valentino volete regalarvi un viaggio speciale? Un weekend romantico diverso dal solito? Di seguito 5 mete facilmente raggiungibili per festeggiare tutti assieme...
continua » -
La Shoa nei libri per bambini
In occasione del giorno della memoria che ricorre il 27 dicembre, alcuni titoli da leggere con i bambini per spiegare loro il tema dell'Olocausto attraverso la...
continua » -
Crema Pan di Stelle vs Nutella
Dal 7 gennaio sugli scaffali dei supermercati italiani c'è una novità: la Crema Pan di Stelle della Barilla. E per Nutella, la...
continua »