Da 0 a 16 anni come cambiano le paure dei bambini - Età prescolare - Bambinopoli







Da 0 a 16 anni come cambiano le paure dei bambini

Un elenco schematico ed esaustivo che racconta come cambino le paure dei bambini in base alla loro età e alla loro percezione di se stessi nella realtà.

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Da 0 a 16 anni come cambiano le paure dei bambini




La paura è un meccanismo di difesa che ci permette di metterci al riparo da situazioni che potrebbero compromettere il nostro benessere. Cambia, quindi, in base alle situazioni contingenti, al nostro stato e, naturalmente, al variare della nostra percezione della realtà. 
Le paure dei bimbi non vanno assolutamente minimizzate. Come disse Richard Keith Chesterton 'le favole non insegnano ai bambini che i mostri esistono. Questo lo sanno già. Insegnano ai bambini che possono essere sconfitti'.


Compito degli adulti, quindi, non è annullare le paure, ma rassicurarli e mostrar loro la strada per affrontarle e sconfiggerle.
In questo elenco, semplice, ma molto efficiace, vogliamo raccogliere in sintesi quelli che sono i principali timori dei piccoli in riferimento alla loro età. Ogni bambino, poi, sviluperrà le sue paure, a seconda della realtà in cui vive, della situazione familiare che lo circonda, del suo carattere e delle sue predisposizioni.


DA 0 2 ANNI

Per quanto possa sembrare strano, anche i neonati hanno paura. Le loro paure sono sentimenti dai confini sfuggenti, determinate più che altro dalla loro percezione della realtà.
Temono, quindi, gli spazi aperti (banalmente un lettino troppo grande dentro al quale il bebè si sente sperso), la lontananza della mamma (anche quando questa si trova, semplicemente, fuori dalla sua portata visiva), i rumori forti, i colori troppo accesi.

DA 2 A 4 ANNI

Da 2 a 4 anni, i bambini hanno coscienza del loro mondo. Hanno già imparato a considerarsi creature distinte dalla mamma. Sanno affrontare situazioni di 'facile' sconforto. A queste età le paure sono, soprattutto, legate alla mancanza di risposte, all'incapacità di affrontare a pieno l'incognito.
In particolare temono:
  • Il buio
  • Dormire da soli
  • I rumori troppo forti e inaspettati (da qui la paura dei temporali)
  • Le ombre

ETÀ PRESCOLARE

Negli ultimi anni di scuola materna e nei primi anni delle elementari, le paure assumono un aspetto più definito. I bambini sono sufficientementi esperti da non temere più alcune situazioni che sono parte della loro routine (per esempio: dormire da soli). Permangono, però, le paure ancestrali (il buio, insetti o animali sconosciuti, i mostri). A queste, si aggiungono timori legati alla sfera social:

 

  • I dottori e, in generale, le visite mediche 
  • Il rifiuto da parte dei compagni


DA 8 A 10 ANNI


Man mano che la vita sociale del bambino diventa più intensa, il piccolo sviluppa timori legati all'accettazione, al fallimento, alla delusione. Ecco perché negli ultimi anni della scuola elementare, alle paure solite (il buio) se ne aggiungono altre dai contorni più psicologici e che se non ben affrontate possono causare traumi nel bimbo che si ripercuotono anche in età adulta:

  • La paura di fallire (a scuola, nello sport, con i compagni..)
  • La paura di non essere all'altezza (delle aspattive altrui e delle situazioni contingenti)
  • La paura dei brutti voti
  • La paura delle persone cattive (reali) che comportano un atteggiamento guardingo nei confronti degli estranei

Tra queste paure, inizia a far capolino la paura di perdere le persone amate (i genitori, i fratelli, i nonni). La paura della morte, altrui, si fa strada tra i pensieri quotidiani.

DA 11 A 16 ANNI

In pre-adolescenza e adolescenza, il bambino cambia radicalmente. Molto più concentrato sul suo mondo rispetto a quello familiare e scolastico (le paure, in questo senso, sono soprattutto legate alle conseguenze che un fallimento a scuola potrebbero comportare nello svolgimento quotidiano delle attività del ragazzo), l'adolescente teme, in particolare, la non accettazione da parte degli altri, i cambiamenti costanti e non sempre desiderati del suo corpo, il giudizio degli amici, il sentirsi escluso dal gruppo. 

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