Meningite: il punto sui vaccini e tutto quello che c'è da sapere
Numerosissi negli ultimi mesi i casi di meningite, alcuni risoltisi con conseguenze fatali. Cosa c'è da sapere in merito? Quali sono le vaccinazione consigliate? Quali rientrano nel piano vaccinale stabilito per legge?

di Alessia Altavilla La meningite è un'infiammazione delle meningi, le membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale. Può essere di orgine virale, meno grave, e batterica. Quest'ultima può avere un decorso fatale ed è quella che, in generale, desta più preoccupazioni. In Italia, ogni anno, sono circa 900 i casi di meningite di origine batterica. Di questi, circa il 14% ha conseguenze gravissime che possono portare anche alla morte. Per quanto presa in tempo possa essere curabile, è difficilissimo riconoscerne i sintomi che spesso vengono scambiati per quelli classici di un'influenza (sonnolenza, inappetenza, cefalea, vomito, intolleranza alla luce, febbre alta... A destare sospetti dovrebbero essere, soprattutto, una manifesta rigidità della nuca e rigidità dell'estensione delle gambe).
Colpisce a qualunque età. Ma i soggetti pi a rischio sono, soprattutto, i bambini sotto l'anno di età e gli adolescenti con un'età compresa tra i 12 e i 21 anni.
La forma di prevenzione più efficace, dunque, è senza dubbio il vaccino che riduce notevolmente la possibilità di contagio.
Attualmente sono disponibili 3 vaccini:
l'anti-meningococco B
l'anti-meningococco C
la tetravalente A, C, W135, Y
In Europa i ceppi più diffusi sono B e C. In Africa e Asia la A e negli Stati Uniti si trovano anche la W135 e la Y.
Il vaccino contro il ceppo C viene somministrato gratuitamente in tutta Italia ai bambini tra i 13 e i 15 mesi e viene abbinato al vaccino MPR (Morbillo, Parotite, Rosolia).
Data l'alta percentuale di vaccinati, il ceppo risulta praticamente assente dal nostro paese, mentre ha preso piede il ceppo B per il quale attualmente non esiste un piano vaccinale.
Il vaccino contro il meningococco B è stato autorizzato nel 2013 ma non rientra ancora nel piano vaccinale 2016-2018 (attualmente la possibilità di inserirlo nel piano vaccinale è al vaglio del Ministero dell'Economia che ne sta valutando l'impatto economico sulla nazione) In alcune regioni, quindi, è offerto gratuitamente e in altre è a pagamento.
Può essere somministrato a partire dai 2 mesi e il numero delle dosi cambia in base all'età del bambino. Protegge contro quasi tutti i ceppi batterici del gruppo con una copertura pari al 90%. Non è ancora chiara la durata della copertura e non è detto, quindi, che in futuro sia necessario ripetere il richiamo.
Tra gli effetti collaterali, i classici di tutte le vaccinazioni (rossore, gonfiore, dolore nel sito dell'iniezione...), a cui si aggiungono febbre e sonnolenza, soprattutto se il bambino è molto piccolo o se il vaccino viene somministrato insieme ad altri.
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