No ai succhi di frutta nella dieta dei bambini
Considerato per anni un alimento sano, il succo di frutta viene messo sotto inchiesta e condannato come alimento da bandire dalla dieta dei bambini. Lo afferma l'American Accademy of Pediatrics in un documento pubblicato proprio in questi giorni.
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di Alessia Altavilla E' di questi giorni la notizia che l'l'American Accademy of Pediatrics, un'organizzazione formata da 66.000 pediatri che si occupa del benessere dei bambini, ha messo al bando i succhi di frutta dalla dieta dei piccoli. Perché il valore nutrizionale di un succo fatto al 100% di frutta e senza zuccheri aggiunti non corrisponde al valore nutrizionale della medesima quantità di frutta ingerita fresca?
Considerato per anni un alimento salutare e una valida alternativa alla frutta, merenda 'sana' da preferire a merendine e focacce unte, il cammino del succo di frutta sembre essere giunto al copolinea.
Non solo, infatti, la bevanda è stata sconsigliata e praticamente vietata sotto l'anno di età, ma il suggerimento a non farne uso arriva anche per i bambini più grandi. Quelli per i quali, appunto, il sacco, da sorseggiare in bottiglia o cartoccio con la cannuccia, era la soluzione all'indofferenza verso la frutta fresca.
Di cosa viene, dunque, accusato il succo di frutta? Perché dopo anni di onorata carriera viene messo alla porta così malamente?
La risposta è molto semplice:
i succhi di frutta non aggiungono nulla alla dieta del bambino, sono privi di apporto nutrizionale e, peggio di tutto, disincentivano il consumo di frutta fresca.
Perché nel processo di spremitura e di conservazione si perde quasi completamente la fibra naturalmente contenuta nella frutta. Se, dunque, gli zuccheri, per quanto naturalmente già presenti nel prodotto originario, sono più concentrati, di contro viene a mancare la fibra che mediava, in parte, la presenza dello zucchero.
Lo zucchero è uno di quegli alimenti entrati decisamente a far parte della black list. Non solo, infatti, è ritenuto uno dei principali responsabili di obesità e peso in eccesso, ma da qualche anno è stato tacciato di essere responsabile dell'insrgenza di alcuni tumori al pari della carne e delle proteine animali e, per questo, bandito completamente dai reparti oncologici e nelle diete dei malati.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia di non superare mai la dose giornaliera pari al 10% dell'apporto energetico quotidiano, laddove all'interno di questa quota sono presenti tutti gli zuccheri ingeriti durante il giorno.
No, quindi, ai succhi di frutta per i lattanti dal momento che il latte materno (e il latte formulato) sono perfettamente in grado di fornire al bambino tutti i nutrimenti di cui necessita- E no anche al succo di frutta per i bambini più grandi, che possono considerarlo un'eccezionale da bere in occasione di feste e ricorrenze.
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Commento inserito da marilisa il 24 giugno 2017 alle ore 23:44
Secondo me i pediatri americani dovrebbero bandire ben altri alimenti che rendono i piccoli d'oltreoceano paffuti e tondetti...