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Perché i bambini dovrebbero giocare nel fango?

5 motivi per permettere ai bambini di giocare nel fango, rotolarsi nella terra, sporcarsi a più non posso. Soprattutto ora che con l'arrivo della bella stagione le occasioni per vivere all'aperto esperienze uniche non mancheranno di certo. 

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Perché i bambini dovrebbero giocare nel fango?




Quale bambino non si è tuffato, almeno una volta nella vita, dentro a una pozzanghera fangosa ridendo come un matto per la gioia di sentire il cif ciaf delle scarpe (o dei piedi) nell'acqua, gli schizzi scuri sui vestiti, il brivido di aver fatto qualcosa di proibito.
E perché giocare nel fango, nudi o vestiti, è un'esperienza educativa che non andrebbe negata ma, al contrario, incoraggiata?


  1. Giocare nel fango è divertente:
    il divertimento è dato da innumerevoli fattori, non ultimo il senso di libertà che un'esperienza simile si porta dietro. La certezza di star facendo qualcosa di fuori dall'ordinario, il coinvolgimento di tutti i sensi, la condivisione con gli altri bambini, rendono i tuffi nel fango uno dei giochi in assoluto più divertenti che un bimbo possa provare.

     
  2. Giocare nel fango affina le capacità sensoriali
    non esiste un'età giusta per giocare nel fango. Da 0 anni in su, ogni bambino trarrà dal fango, dal mix di terra e acqua, dalla sensazione di freddo, morbido, liscio, viscido... che prova, un insegnamento diverso che andrà a stimolare questo o quell'altro senso. A essere coinvolti soprattutto tatto, vista, olfatto (l'odore del fango è uno di quegli odori che dall'infanzia ci portiamo dietro per sempre, associato a ricordi piacevoli della nostra vita). 
     
  3. Giocare nel fango aiuta a rafforzare il sistema immunitario
    È stato scientificamente dimostrato che i bambini che vivono in ambienti protetti, sterilizzati sviluppano più facilmente patologie e allergie. I microbi presenti, invece, nel fango aiutano a rafforzare il sistema immunitario del bambino rendendolo più forte e più sano. L'esposizione allo sporco, infatti, serve per preparare il sistema immunitario a rispondere alle più comune malattie dell'infanzia e a prevenire l'insorgere di allergie.
     
  4. Giocare nel fango facilita le relazioni coi coetanei
    Il gioco nel fango può essere solitario (il bambino si sofferma a sperimentare le sensazioni provate) ma, molto più spesso, un gioco di gruppo in cui la relazione con l'altro viene favorita proprio dal tipo di attività in sé: saltare, correre, tuffarsi, sporcarsi.... sono tutte azioni che presuppongono un'emulazione, una condivisione dell'esperienza, una complicità.
     
  5. Giocare nel fango stimola la creatività
    Un po' come la sabbia, anche il fango è un 'materiale' che può essere utilizzato per creare altro e dar vita ad altri giochi. Può diventare 'palta' per erigere castelli e ponti, base per gustose ricette improvvisate, argilla per dare forma a sculture e statue, colore per riempire fogli e quaderni..
    Insomma, il gioco non si riduce solo al saltare. Ma può dar vita a qualcos'altro, in un continuo stimolo di creatività, esperienza cognitiva, sviluppo sensoriale.

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  • Commento inserito da Estella il 10 novembre 2020 alle ore 14:56

    Quindi un bambino per essere felice deve essere sporco e beccarsi li ossiuri?

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