A Piacenza, la prima scuola senza cellulari
Grazie a una speciale tecnologia che isola i cellulari rendendoli di fatto inutilizzabili, l'Istituto Sportivo San Bernardo di Piacenza sarà la prima scuola 'phone-free' d'Italia.
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di Alessia Altavilla
Yondr è una speciale tasca che isola i cellulari rendendoli, di fatto, inefficaci. Si tratta di un dispositivo che gli insegnanti dell'Istituto Sportivo San Bernardo di Piacenza attivano al mattino all'inizio delle lezioni e disattivono al pomeriggio al termine della giornata scolastica, rendendo così la scuola la prima phone-free d'Italia.
Il sistema viene già utilizzato con successo negli Stati Uniti e durante eventi quali concerti, matrimoni, processi in tribunale...
L'obiettivo: rieducare le persone, in questo caso gli studenti, a una sana socialità fatta di relazioni personali e scambi reali e non interazioni digitali tramite social o messaggi.
Alcuni studi, infatti, rivelano che la sola presenza del telefono nello zaino e la consapevolezza di poterlo utilizzare quando e come si vuole, abbasserrebbe il livello di concentrazione del ragazzo e il suo grado di attenzione, con conseguente peggioramento del suo rendimento scolastico.
La scelta dell'Istituo è stata naturalmente accompagnata da critiche, prime fra tutti quelle degli studenti (ma anche di molti genitori), che non vedono di buon occhio la decisione del preside; se, infatti, le intenzioni sono buone, ci si è chiesti se davvero è impendendo di usare il cellulare che si educa un ragazzo.
Non sarebbe, forse, meglio, in generale, predisporre un percorso, anche scolastico, che accompagni i bambini prima e gli adolescenti poi a un uso consapevole della tecnologia?
Sebbene, infatti, il target sia diverso, l'atteggiamento degli adulti - genitori e insegnanti - nei confronti dell'uso della tecnologia da parte dei minori, può essere esteso anche ai ragazzini delle medie e ai bambini della primaria.
A questo proposito, è interessante sapere che circa il 10% dei bimbi di 9/10 anni dispone di uno smartphone personale e che il primo 'utilizzo' di un telefono avviene, normalmente, intorno ai 2/3 anni.
Da anni i pediatri mettono in guardia genitori e insegnanti sulle conseguenze nefaste che l'uso del telefono induce nei più piccoli. La domanda, però, è d'obbligo: ci si chiede sempre a che età un bimbo dovrebbe entrare in possesso di un telefono e se è giusto che a scuola gli adolescenti possano usare il loro smartphone senza problemi.
Non sarebbe, però, meglio domandarsi, piuttosto che quando e quanto, come il cellulare potrebbe essere fruito?
Purtroppo, in quasi nessun livello di istruzione e in quasi nessuna scuola esiste un corso di 'Educazione alla tecnologia', che significa affrontare il problema dal punto di vista prettamente tecnico (banalmente i corsi di codec), etico, comportamentale, sociale.
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