Cosa fare se il bambino fa la pipì a letto
Il controllo sfinterico rappresenta una conquista nel percorso di crescita di ogni bambino e di tutti i genitori. Capita, però, che un bimbo, in un'età in cui questo dovrebbe essere un dato acquisito, continui ugualmente a bagnare il letto. Cosa fare, quindi, in caso di enuresi infantile?
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di Alessia Altavilla Se intorno ai 2/3 anni i bambini raggiungono il controllo sfinterico approdando a una di quelle che viene considerata tra le più importanti tappe di crescita della loro vita, è anche vero che può succedere, molto meno raramente di quanto si potrebbe pensare, che ben oltre quest’età, in un momento in cui si presuppone che la capacità di controllare gli sfinteri sia raggiunta e acquisita, i bambini tornino a farsi la pipì addosso. Il problema, spesso notturno, va affrontato e circoscritto, tenendo sempre presente, però, che non si tratta di una lacuna irrisolvibile e che, nella maggior parte dei casi, con il passare degli anni, tende a risolversi da sola. Per saperne di più, cliccate qui.
Ciò non toglie che per un bimbo in età scolare, in un periodo della sua vita in cui aumentano le possibilità di socializzazione e di confronto con amici e compagni, quello della pipì a letto posso diventare un vero e proprio incubo, con ripercussioni anche sul piano psicologico e dell’autostima.
TRUCCHI E CONSIGLI PER RIDURRE LA PIPÌ A LETTO DEI BAMBINI
Qualora il bimbo dovesse bagnare il letto, non è difficile mettere in atto piccoli accorgimenti per aiutarlo a vivere al meglio la situazione, prevenendo, eventualmente, episodi spiacevoli.
Innanzitutto, però, è fondamentale che i genitori evitino qualsiasi tipo di rimprovero, presa in giro, discussione. Non solo, infatti, sarebbero inutili dal momento che l’enuresi non è controllabile da parte del piccino, ma alla lunga potrebbero compromettere l’autostima del bambino, facendolo sentire diverso dai coetanei e non amato da mamma e papà.
Piccoli trucchi da mettere che migliorano la situazione:
ENURESI: CAUSE E FATTORI EREDITARI
Si parla di enuresi quando un bambino dopo i 5 anni continua a bagnare il letto in modo continuativo (quindi non una volta ogni tanto).
Spesso, esiste una sorta di predisposizione familiare a questo tipo di problema, anche se non si può parlare di ereditarietà dal momento che l’enuresi non può essere considerata una vera e propria malattia o una deformazione genetica (cliccate qui per il parere dell'esperta, la dottoressa Maria Eleonora Basso, sull'argomento).
Ciò non toglie che la possibilità che genitori che abbiano sofferto di enuresi durante l’infanzia abbiano un bambino che manifesti la stessa problematica sia uguale al 70% (40% se solo uno dei due genitori ha sofferto di enuresi, 10/15% se nessuno dei due genitori ha mai accusato un disturbo simile).
Tra le cause principali, oltre appunto a una certa predisposizione, un’eccessiva produzione di urina durante la notte dovuta o a troppa assunzione di liquidi prima di andare a nanna o alla scarsa secrezione di un ormone prodotto dall’ipofisi (l’ADH) che agisce concentrando le urine in modo che la notte si formi meno pipì di quanto non accada di giorno.
Per saperne di più sull’argomento e conoscere la gamma di prodotti Drynites pensati appositamente per i bambini che soffrono di enuresi, consultate il sito www.nottiasciutte.it.
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Commento inserito da Vincenza il 29 settembre 2014 alle ore 15:31
Io ho scoperto dalla pagine Facebook di Huggies Italia la mutandina assorbente DryNites e devo dire che mi trovo molto bene, e anche a Rossella piace...noi usiamo la taglia 4-7 anni!