Oltre a zaino e diario...

Indipendentemente dai libri di testo consigliati dall'insegnante, esistono alcuni volumi che vale la pena vengano inseriti nello scaffale del piccolo scolaro.

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DIZIONARI
A partire dalla seconda/terza elementare potrebbe valere la pena acquistare, prima dell'inizio della scuola, un dizionario della lingua italiana utile per ampliare il vocabolario del bambino e indispensabile per insegnargli a scrivere in modo corretto, utilizzando parole ogni volta diverse. Il fatto, poi, di servirsi di un vocabolario come testo di riferimento per migliorare la propria capacità dialettica e di scrittura non può che essere positivo per un bimbo alle prime armi che si affaccia, per le prime volte, all'apprendimento della lingua italiana.
È probabile che ciascun insegnante consigli all'inizio della scuola un testo di riferimento. Se così non fosse, però, sceglietene uno realizzato appositamente per i più piccini, facile da consultare, con caratteri grossi, le singole voci evidenziate in grassetto ed, eventualmente, con pagine di approfondimento, didascalie e immagini che ne rendano più chiara la consultazione.


Tra i tanti presenti sul mercato, consigliamo Dizionario di Italiano Junior illustrato, edito da Rizzoli Larousse nel 2005. Si tratta di un testo particolarmente indicato per i bambini che contiene 20.000 termini, 2.000 illustrazioni e 28 tavole tematiche. Le definizioni sono semplici e di chiara comprensione e spesso rimandano agli approfondimenti. I pallini rossi da cui spesso sono accompagnate presentano una breve storia della parola in una sorta di filologia per under 12.
 

  • Dizionario dei sinonimi e dei contrari: restando in tema di vocabolari di italiano, utile se non indispensabile quello dei Sinonimi e dei Contrari per un lessico più forbito e una maggiore proprietà di linguaggio.
  • Dizionario di lingua: per lo studio delle lingue straniere, indispensabili i dizionari di lingua che permettono di tradurre le parole dall'italiano verso l'idioma straniero e da quest'ultimo verso l'italiano. Ne esistono diverse edizioni (per studenti alle prime armi vanno bene anche quelli tascabili). Per i più piccini, però, optate per testi illustrati in cui le singole voci siano tradotte in modo grafico attraverso un disegno.

     

    ATLANTI GEOGRAFICI
    Normalmente, è a partire dalla terza elementare che i bambini cominciano ad avvicinarsi allo studio della geografia così come comunemente la intendiamo. Già prima, però, molti docenti spiegano concetti quali pianura, mare, montagna, lago, fiume, oceano… Ecco perché un atlante in casa non dovrebbe mancare. Il vantaggio di questi libri è di essere facilmente intuibili e di garantire un approccio prettamente 'grafico' al problema. Sfogliare un atlante, inoltre, oltre a essere abbastanza divertente, permette di immagazzinare informazioni (per esempio, i Paesi che confinano con il nostro, il numero delle regioni in Italia, la capitale della Francia….) che possono essere tornare utili in futuro quando la geografia verrà affrontata in modo più approfondito.
    Un esercizio indubbiamente utile, da svolgere proprio in questi giorni di ritorno dalle vacanze, consiste nel mostrare al bambino il punto esatto in cui sono ha villeggiato durante l'estate, mostrandogli quelle che sono le caratteristiche fisiche della zona in cui normalmente vive e quelle della regione in cui ha trascorso i mesi estivi. In questo modo, per il piccolo, la geografia si trasformerà sin da subito in una materia concreta da applicare alla propria esistenza e i concetti esposti saranno per lui più semplici, intuitivi e interessanti.
     

  • Il mappamondo: un tempo, tutti gli scolari della scuola elementare che ne avevano la possibilità, possedevano un mappamondo. Negli ultimi anni, quest'oggetto antico è caduto un po' in disuso, nonostante il fascino che ancora è in grado di suscitare negli appassionati. Rispetto a un atlante permette di avere una maggiore visione di insieme, mostrando a chi lo osserva che concetti quali Nord, Sud, Est, Ovest… sono solo relativi in quanto legati al solo punto di vista dell'osservatore.

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