Una festa americana

Il quarto giovedì del mese di novembre negli Stati Uniti si festeggia Thanksgiving, il Giorno del Ringraziamento. Una festa di famiglia con regole e tradizioni consolidate da generazioni.

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Il quarto giovedì di novembre (per quest'anno il 25) negli Stati Uniti, si festeggia Thanksgiving, il Giorno del Ringraziamento, una festa tipicamente americana (e tale deve rimanere!) le cui origini e tradizioni potrebbero, però, essere raccontate ai bambini, a titolo informativo, come notizie di 'cultura generale'.

 


UNA FESTA ANTICA


Le origini del Thanksgiving sono, per la giovane storia americana, piuttosto antiche e affondano le radici in quella che, a torto o a ragione, vengono considerati gli albori della nazione statunitense così come oggi la conosciamo.



Quando nel 1620 i Padri pellegrini sbarcarono dalla Mayflower sulle coste del Nuovo Mondo, si trovarono di fronte a un territorio selvaggio, inospitale e abitato esclusivamente da nativi. Il primo inverno fu durissimo per loro e pochi sopravvissero al freddo, alla fame, alla mancanza di raccolto e cibo.

Con l'arrivo della primavera, però, le cose migliorarono e per l'anno successivo i coloni sopravvissuti, anche grazie all'aiuto delle popolazioni autoctone che insegnarono loro le tecniche di caccia e la cultura di piante inesistenti in Europa (tra queste, le patate e le zucche), riuscirono a mettere sotto sale del pesce e ad affumicare della carne.

Per ringraziare Dio dell'abbondanza e celebrare il successo del primo raccolto, quindi, l'allora governatore locale - William Bradford - indisse un giorno di festa e ordinò ai coloni di ritrovarsi nella sala dell'assemblea per consumare tutti assieme un banchetto con i prodotti locali e pregare.

Le fonti storiche, a questo punto, si dividono. C'è chi dice che al banchetto furono invitati anche le popolazioni native che avevano aiutato i coloni all'inizio svelando i misteri del continente da loro abitato e chi, al contrario, sostiene che quella del Giorno del Ringraziamento fu la prima manifestazione di 'odio' da parte dei coloni nei confronti dei nativi (per come andarono, poi, le cose siamo più portati a credere a questa seconda ipotesi).

Sta di fatto, comunque, che proprio in quegli anni furono gettate le basi di quella che sarebbe in seguito diventata la festa più importante per gli americani, una festa di famiglia (forse l'unica negli Stati Uniti) con un rituale ben preciso fatto di lauti pranzi, tacchini ripieni, ritrovi familiari...

La festa venne istituzionalizzata il 29 giugno 1676 da Edward Rawson con una proclamazione ufficiale per conto del governatore della contea di Charleston, Massachusetts che decise di indire un giorno di ringraziamento (Thanksgiving) per la buona sorte di cui godeva la comunità e per celebrare la vittoria contro gli 'indigeni pagani', cioè gli stessi indiani che avevano accolto e condiviso il territorio con Bradford e gli altri fondatori della colonia di Plymouth.

 
NON SOLO TACCHINO


Thanksgiving è l'unica festa americana in cui il menu segue regole stabilite e, per lo più, rispettate in tutti e 51 gli Stati della confederazione.

Il banchetto, piuttosto ricco, prevede sempre il tacchino ripieno, il pezzo forte del menu, preparato con cura già a partire dai giorni precedenti e che la tradizione vuole venga tagliato dal capofamiglia. Non mancano, poi, la salsa di cranberry freschi, i cavolini di Bruxelles e le castagne al bacon, le vellutate (generalmente di porri). Come dessert viene preparata la tradizionale Pumpkin Pie (la torta di zucca) che viene servita fredda con un accompagnamento di panna montata.

 
LA VERA RICETTA DELLA PUMPKIN PIE

(facile da preparare anche a casa)


Ingredienti per 4/6 porzioni:

Per la crosta:


160 gr di burro freddo a pezzetti

250 gr di farina 00 setacciata

Un pizzico di sale

Un teaspoon di zucchero (10 gr)

90 cl di acqua ghiacciata

10 cl di aceto bianco o di mele

Per il ripieno:

500 gr di purea di zucca non acquosa

375 cl di panna fresca

150 gr di zucchero semolato

2 uova sbattute

3 gr di sale fino

10 gr di pumpkin pie spice: cannella in polvere, noce moscata grattugiata, zenzero, chiodi di garofano in polvere (la quantità di spezie varia a seconda del gusto personale)

Procedimento:

Per la pasta


In una ciotola, lavorare il burro con la farina setacciata utilizzando due coltelli usati a forbice. Una volta ottenuto un impasto bricioloso (simile a quello dell'APPLE PIE), aggiungere gradualmente l'acqua fredda mescolata con l'aceto e lavorare velocemente l'impasto con le mani in modo da amalgamare gli ingredienti e formare una ciabatta. Lasciare riposare la pasta in frigorifero per almeno mezz'ora.

Per la crema:

Dopo aver cotto la zucca nel forno a 160° in modo da ammorbidirla, eliminare la buccia e passarla utilizzando uno schiacciapatate. Aggiungere, quindi, la panna (regolarsi sulla quantità di panna da usare: qualora la zucca dovesse risultare eccessivamente acquosa, dimezzarne la quantità), lo zucchero, un pizzico di sale, le uova sbattute e le spezie grattugiate sul momento mescolando in modo da amalgamare il composto.

Stendere, quindi, la pasta col mattarello e, dopo aver imburrato uno stampo e averlo foderato con carta da forno, rivestirlo eliminando con una forbice la pasta in eccesso.
Versare, infine, la crema quasi fino al bordo dello stampo, ripiegare i bordi della pasta verso l'interno e con le dita creare un motivo ornamentale a zig-zag.

Infornare la torta in forno preriscaldato a 190° per 15 minuti e poi abbassare la temperatura a 170° e proseguire la cottura per altri 45 minuti fino a che il ripieno risulterà ben fissato al centro.

Estrarre la torta dal forno e farla raffreddare per 45 minuti prima di toglierla dallo stampo.

Prima di servire, far raffreddare nel frigorifero per 2-3 ore.

 

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