Come cambia il latte materno
Il latte materno ha una sua vitalità che gli permette di modificarsi in base alle diverse esigenze di crescita del neonato prima e del bambino poi. Dal colostro in avanti, però, mantiene stabile il valore dei suoi micronutrienti.
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di Alessia Altavilla
Il latte materno, prodotto già durante le ultime settimane di gravidanza e disponibile per il neonato sin da subito sotto forma di colostro, è un liquido vivo che, pur modificandosi nel tempo in base alle esigenze di crescita del bambino, mantiene stabili le sue caratteristiche nutrizionali per tutta la durata dell'allattamento.
Nessun pericolo, quindi, anche in caso di allattamento prolungato, che il piccolo possa risentirne o subire dei rallentamenti nello sviluppo.
Da sapere anche che, come tutti i latti prodotti da altri mammiferi è composto da micronutrienti specifici, adatti a garantire una crescita sana e funzionale del bebè (così come il latte di mucca, giusto per fare un esempio, è specificamente composto per il vitellino e per le sue peculiari esigenze).
COLOSTRO
Il primo latte prodotto dalla mamma e immediatamente disponibile per il bebè già a poche ore dal parto, ha un colore giallastro e una composizione formulata per dare al bambino le calorie necessarie per affrontare al meglio i primi giorni di vita. Si chiama colostro ed è composto, soprattutto, da zuccheri e proteine, in particolare dalle proteine necessarie per supportare la crescita dell'apparato digerente. Inoltre, è ricco di immunoglobine che proteggono l'intestino dall'attacco di microbi e batteri e, in generale, contribuiscono a rafforzare il sistema immunitario del bebè.
Altamente digeribile, contribuisce infine anche allo sviluppo del cervello, del cuore e del sistema immunitario, prevenendo l'ittero e favorendo lo smaltimento della birilubina.
Il suo colore cambia nell'arco della giornata in base proprio alla sua composizione e al momento della giornata in cui viene prodotto.
Per l'avvio di un buon allattamento, soprattutto nei primi giorni, è caldamente consigliato l'allattamento a richiesta che permette di aumentare la produzione di colostro prima e latte poi.
DAL COLOSTRO AL LATTE DEI MESI SUCCESSIVI
Già dopo qualche settimana dal parto, il latte della mamma si modifica per rispondere al meglio alle esigenze del bambino. Da giallo, quindi, diventa trasparente o bianco a seconda dei momenti della giornata: più chiaro al mattino perché più ricco di zuccheri e proteine e più bianco la sera quando aumenta la presenza di grassi.
Non solo, quindi, il sapore del latte materno è influenzato dalla dieta della mamma, ma cambia anche nell'arco delle varie poppate quotidiane e man mano che il bambino cresce.
Consigliato in modo esclusivo almeno per i primi sei mesi di vita del bebè, rimane un ottimo nutrimento sicuramente fino all'anno di età (e anche oltre), quando potrà essere sostituito dal latte artificiale o da altri tipi di latte in base alle indicazioni del pediatra.
In ogni caso, nessun timore che con il passare del tempo il latte materno possa perdere i suoi valori nutrizionali: sebbene si modifichi, infatti, come abbiamo visto, la sua specificità e importanza per l'alimentazione del bambino rimangono inviariati.
UNA BEVANDA A BASE DI ACQUA
Sebbene il latte materno sia composto da innumerevoli sostanze, il suo ingrediente principale è l'acqua, presente all'85%, che permette di veicolarle tutto.
Ecco perché è fondamentale che durante l'allattamento al seno la mamma beva molto (acqua, tisane, decotti, brodo...), in modo da garantire al bambino la giusta quantità di latte anche quando questi sarà cresciuto.
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