Dermatite da pannolino
La dermatite da pannolino è una irritazione cutanea causata dal costante contatto della pelle umida con il pannolino. E' molto fastidiosa per il piccolo, ecco qualche consiglio per prevenirla e curarla.
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di Alessia Altavilla A volte il vostro bimbo piange e strilla e non sempre riuscite a capire quale possa essere il motivo di tanta disperazione. Innanzitutto, cos'è la dermatite da pannolino e cosa la provoca? Un'altra forma di dermatite da pannolino è quella allergica che si manifesta con la comparsa di macchioline rosse e vescicole nella zona dei glutei e nelle regioni laterali delle anche. È causata, il più delle volte, dalle resine e dalle gomme con cui sono realizzati i pannolini monouso e può essere alleviata diminuendone l'utilizzo nel momento in cui l'irritazione è più consistente (non sarà comodo, ma i pannolini usa e getta possono, in casi estremi, essere sostituiti dai vecchi pannolini in stoffa, quelli che utilizzavano, per intenderci, le nostre mamme e le nostre nonne).
Se dopo aver escluso la pappa, la nanna, il male al pancino, il pannolino sporco, provate a controllargli il sederino: la dermatite del neonato in questo punto, infatti, è abbastanza frequente ed è causata solitamente non da un'infezione micotica (ossia provocata da un fungo della pelle), ma dal contatto costante e ripetuto della pelle umida con il pannolino bagnato.
Non si tratta, ovviamente, di una malattia e, quindi, non c'è da preoccuparsi, ma i puntini rossi che caratterizzano questa forma di dermatite possono infastidire veramente il piccolo impedendogli di dormire serenamente e obbligandolo a un pianto lagnoso e ripetuto che potrebbe essere difficile da interpretare. Inoltre, se trascurata, potrebbe dare origini a infezioni sia da parte dei batteri sia da parte dei funghi.
È dovuta all'azione combinata di un agente irritante (le feci o l'urina) e del pannolino, che mantiene il calore e l'umidità sulla pelle favorendone la macerazione. Inoltre, il continuo sfregamento di quest'ultimo sul derma del neonato ne aumenta l'irritazione.
La regola numero uno per prevenirla consiste, perciò, nel cambiare spesso il bambino anche qualora avesse fatto solo la pipì e sempre prima dei pasti, della nanna e la mattina non appena si sveglia. Sarebbe opportuno, poi, anche un cambio durante la notte, magari da far precedere al momento della poppata.
Da evitare l'uso delle salviettine per detergere il culetto (eccetto in casi straordinari, per esempio durante un viaggio). La pulizia delle parti intime andrebbe, invece, effettuata utilizzando acqua tiepida e sapone o acqua e olio da accompagnare all'utilizzo di una crema idratante (non necessariamente a base di ossido di zinco) da stendere sulla pelle pulita prima di mettere il pannolino pulito. A questo proposito, molta attenzione va prestata alla scelta dei cosmetici da impiegare nelle operazioni di pulizia del bambino: molti di quelli presenti in commercio, infatti, presentano tra i loro ingredienti caratteristiche chimiche molto aggressive e sono spesso eccessivamente grassi provocando la sudorazione della regione inguinale con conseguente comparsa dell'irritazione. Da limitare, per esempio, l'uso di quelli che presentano un'alta presenza di vaselina.
In tutti i casi, comunque, sia che il piccolo manifesti o meno una forma allergica o sviluppi una dermatite localizzata, l'impiego del pannolino andrebbe limitato il più possibile lasciando respirare la pelle del culetto e dei genitali (durante la bella stagione, per esempio, lasciate che il piccino scorazzi liberamente senza l'ingombro e il fastidio del pannolone in mezzo alle gambe. In inverno la cosa è decisamente più complicata, ma per quanto possibile provate a toglierglielo almeno per una mezz'oretta tutti i giorni magari prima o dopo il bagnetto quotidiano).
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Commento inserito da GIANNA il 8 maggio 2009 alle ore 09:48
LA MIA BIMBA DI 1 ANNO.DOPO UNA CISTITE E GASTROINTERITE HA MANIFESTATO DEI FUNGHI SULLA PARTE INGUINALE.E'POSSIBILE'