Figli di coppie gay: bambini sereni e felici
È quanto emerso dal più grande studio mai realizzato sull'argomento. E mentre in Italia divampa la polemica tra Oliviero Toscani e Fratelli d'Italia, il tribunale di Roma riconosce l'adozione di una bimba da parte di due donne omosessuali. Qualcosa sta cambiando?

di Alessia Altavilla Condotto dall’Università di Melbourne, Australia, a partire dal 2012, lo studio volto a comprendere lo stato di benessere, salute e felicità dei figli delle coppie omosessuali, ha coinvolto in due anni 315 genitori (di cui l’80% donne, il 18% uomini e il 2% di altra natura) e 500 bambini con un’età compresa tra gli 0 e i 17 anni. Insomma, l’anomalia della situazione, anziché sfavorire la crescita sana ed equilibrata della prole, la garantisce, trasformando quelli che potrebbero apparire come punti deboli in punti di forza.
Si tratta, in assoluto, del più grande studio mai realizzato sull’argomento nonostante le numerose perplessità suscitate non solo per i risultati ottenuti, ma anche per il metodo di ricerca utilizzato.
I dati, infatti, riguardano semplicemente la popolazione australiana (quindi, il medesimo studio in Paesi diversi potrebbe dare risultati completamente differenti) inserita in un preciso contesto socio-economico. Oltretutto, i risultati ottenuti non sono stati messi a confronto direttamente con i risultati relativi a studi analoghi riferiti a figli di coppie eterosessuali, ma semplicemente con i dati della popolazione australiana in generale.
Tra i parametri presi in considerazione autostima, emotività, tempo trascorso con i genitori, stato di salute (inteso, tra le altre cose, anche come capacità di accettare e superare eventuali soprusi, discriminazioni, prese in giro… da parte di coetanei e società in generale) e coesione familiare. In altre parole, i principali indicatori attraverso i quali si stabilisce o meno il benessere, fisico e mentale, di un bambino.
Ciò che ne è emerso è sorprendente, anche se per certi versi prevedibili:
A CHE PUNTO SIAMO IN ITALIA?
Di questi giorni è la polemica insorta tra Olivero Toscani e Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale in merito alla presunta appropriazione indebita da parte del partito di destra di una foto del fotografo, decontestualizzata e utilizzata al fine di promuovere una campagna contro la possibilità di ricorrere all’adozione da parte delle coppie omosessuali.
Per la cronaca: la foto in questione, che è costata a Fratelli d’Italia una denuncia per furto da parte di Toscani, da quanto emerso anche in una nota emessa dal partito stesso, sarebbe stata utilizzata a fini propagandistici da una realtà locale del partito senza, però, che il partito stesso ne fosse direttamente coinvolto in modo ufficiale.
A prescindere, comunque, dal singolo episodio, vero è che in materia il dibattito è aperto.
Recente anche la notizia che il Tribunale dei Minori di Roma ha accolto la richiesta di adozione di una bimba che avrà, quindi, una mamma biologica e una mamma adottiva riconosciuta e, di conseguenza tutelata, dalla Legge. Le due donne, sposate all’estero, avevano intrapreso, sempre oltre confine, il percorso della Fecondazione Assistita riuscendo ad arrivare alla gravidanza. Una volta nata la bambina, avevano fatto ricorso al tribunale per ottenerne l’adozione da parte di quella che, per la Legge, a tutti gli effetti non era considerata madre. Le motivazioni addotte dal Tribunale per accogliere la richiesta sono, di fatto, condensate nel primario interesse della piccola a mantenere un rapporto affettivo stabile e duraturo con l’adulto con cui, di fatto, si era già instaurata una lunga e sana convivenza.
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Commento inserito da Family Day il 22 febbraio 2016 alle ore 12:54
Normalità, serenità, maggiore apertura mentale...? Wow, quindi le famiglie omosessuali sono meglio di quella del mulino bianco insomma! e tutti questi nuovi genitori omosessuali da dove sono nati??? No, un figlio non è un capriccio, non è un DIRITTO! Il bambino deve avere più diritti di quelli che hanno gli adulti ignoranti di questo secolo!
Commento inserito da il 19 febbraio 2016 alle ore 20:53
Lo studio é chiaramente privo di fondamento scientifico x numero di casi esaminati in un ridotto spazio temporale.
Commento inserito da oiram56 il 23 ottobre 2014 alle ore 17:30
Leggendo questo articolo sono allibito da tanta supposta "normalità" (con tanto di bella foto di un vip famoso e contento) e di NON curanza del diritto di un BAMBINO che viene violato in primis, di NON potere in quanto tale poter scegliere.... e mi chiedo anche VOI dunque di quale LOBBY GAY fate parte???