Il morbillo uccide più bambini dell'AIDS
Secondo un recente studio condotto da Global Burden of Diseases e pubblicato da Lancet nel 2013 sarebbero morti a causa del morbillo 82 mila persone, la maggior parte bambini. Un dato allarmante che lancia un campanello d'allarme contro la moda dilagante ultimamente di non vaccinare i bambini contro questa malattia.
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di Alessia Altavilla
Il dato è allarmante e ha fato scoppiare una vera e propria polemica che vede schierati da una parte i detrattori della vaccinazione secondo i quali il vaccino del morbillo sarebbe responsabile dell'autismo e i sostenitori, in pratica quasi tutta la comunità scientifica internazionale, secondo i quali il preoccupante ritorno del morbillo tra le malattie dell'infanzia metterebbe in serio pericolo la salute dei più piccoli e di quanti, per motivi vari, non hanno ricevuto e non possono ricevere il vaccino.
IL MORBILLO: COS'É, QUALI LE COMPLICANZE
Il morbillo è una malattia esantematica molto contagiosa causata da un virus che si trasmette da persona a persona. Inizia con febbre piuttosto alta, seguita da tosse, raffreddore e congiuntivite. Otite media, laringite, diarrea e polmonite (il 5% dei colpiti) sono tra le complicazioni meno gravi e comuni a cui può dare luogo. Nei casi più gravi, invece, (10 ogni 10mila) si assiste alla comparsa di encefalite post morbillosa che è una gravissima infezione del cervello che può portare alla morte (soprattutto nei bambini molto piccoli e nelle persone immunodepresse) o a danni cerebrali permanenti.
Si tratta, quindi, di una malattia da non sottovalutare e i cui esiti possono essere fatali.
IL VACCINO
Il vaccino, che in Italia è gratuito e fortemente consigliato per i bambini dai 12 ai 15 mesi, consiste nella somministrazione di virus vivi attenuati e in concomitanza con quello della rosolia e della parotite (MPR). Eventualmente, su consiglio del proprio pediatra, è possibile ottenere in un'unica soluzione anche il vaccino contro la varicella (MPRV).
Il secondo richiamo, che garantisce una copertura pari al 99%, viene generalmente somministrato tra i 4 e i 6 anni. L'immunità è permanente.
Gli effetti collaterali della vaccinazione che si manifestano, generalmente, da 5 a 12 giorni dopo e che interessano comunque solo il 20% dei vaccinati, sono di entità lieve dolore, arrossamento cutaneo nella zona della puntura, episodi febbrili lievi o moderati, rash moderato, ingrossamento dei linfonodi. In casi rarissimi (3 su 10mila) si assiste a una riduzione del numero di piastrine con conseguente perdita di sangue.
Si tratta, comunque, di effetti assolutamente controllabili e circoscrivibili che non mettono a rischio la salute del bambino.
VACCINO CONTRO MORBILLO E AUTISMO
La cattiva fama del vaccino contro il morbillo è dovuta a uno studio, poi smentito, condotto da un medico britannico il dottor Andrew Wakefield, ora radiato dal Royal College of Physicians - che ha aperto una disputa scientifica durata 12 anni e che si è conclusa con il ritiro, da parte dello stesso medico, del suo studio e delle conclusioni a cui questo portava.
Non solo, infatti, queste sarebbe infondate e non basate su alcuna prova scientificamente attendibile e valida se non la correlazione temporale tra la comparsa della patologia e la somministrazione del vaccino, ma sarebbero il frutto di una manipolazione dettata principalmente da interessi economici che hanno portato il medico in questione ad arricchirsi sulle spalle dei pazienti seguiti.
Nonostante i fatti siano, però, ora stati accertati e lo stesso medico si sia dichiarato colpevole, il movimento anti vaccinale ha continuato a operare in Italia e nel mondo causando un drastico calo nella vaccinazione che ha portato alle conseguenze di cui ora si raccolgono i frutti, con intere comunità falciate dal virus e bambini molto piccoli vittime di una malattia che facilmente potrebbe, nel 2015, essere controllata e debellata per sempre.
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Commento inserito da Sofia il 9 marzo 2015 alle ore 12:24
interessante