Inserimento al nido. I consigli dell'educatrice
Sono giorni di inizi e per molti piccolini di inserimento al nido. Ecco i consigli di un'educatrice, Vanessa Tropiano, per affrontare al meglio questo delicato passaggio. Spesso più difficoltoso per i genitori che per i bimbi.
Articoli Correlati
- 10 consigli pratici per l'inserimento al nido
Tempo di inserimento per i bimbi del nido e dalla sezione...
continua » - A Milano, la scuola di domani
Dal Nido al Liceo, la Scuola Regina Mundi di...
continua » - Telecamere obbligatorie all'asilo: ora è legge
Finalmente diventato legge l'obbligo di telecamere...
continua » - Asilo nido. Qual è la situazione italiana?
I Italia, solo un bambino su 4 riesce a...
continua » - Nido 365, il primo nido aperto tutto l'anno
Nido 365 è il...
continua »
di Vanessa Tropiano Dopo aver fatto accurate ricerche, dovute procedure e vari accertamenti, ecco che arriva il fatidico giorno dell’inserimento al nido. Un’esperienza più che nuova, sia per i bimbi che per le mamme. C’è una cosa però, che accomuna tutte le mamme: la paura. Sì, la paura.
I dubbi sono tanti e le paure ancora di più.
Nonostante durante il colloquio iniziale, venga spiegato a grandi linee che cos’è l’inserimento, a cosa serva e come andrà affrontato, le mamme si dividono, per lo più, in due categorie:
Che cosa bisogna sapere quindi? Quali sono gli errori da evitare?
Leggi anche Inserimento al nido: da mamma a mamma
Come prima cosa io raccomando sempre a tutti di verbalizzare, verbalizzare e verbalizzare.
Dovete dire ai vostri bambini cosa stanno per affrontare! Così da prepararli anche in minima parte (guarda amore che da domani inizierai l’asilo, è un posto bellissimo! Con tanti giochi, tanti bimbi…. E ancora La mamma andrà al lavoro. Poi, però, ti verrà a prendere!).
Durante l’inserimento invece, anche se vi sentite come un palazzo dopo un terremoto, dovrete cercare di trasmettere la massima serenità e fiducia: più voi avrete fiducia nell’ambiente e nelle educatrici, più il vostro bimbo si sentirà sicuro in un posto sicuro.
Quando tornerete a prenderlo, anche se per mezz’ora avete sentito le sue urla fino al bar dove stavate cercando di far passare il tempo e avete pianto anche voi, asciugatevi le lacrime, entrate sorridenti e allegre, rassicurate subito vostro figlio, ditegli che tornerete sempre, che gli volete bene e coccolatelo!
Una cosa fondamentale, che molte mamme non sanno e non fanno, è il saluto.
Al momento del distacco bisogna salutare il proprio bimbo dicendo, per esempio: “la mamma va a fare la spesa, quando ha finito torna a prenderti”.
È difficile, perché il più delle volte il bambino inizia a piangere ed è un trauma lasciarlo in lascrime. Ma provate a pensare a come potrebbe sentirsi il piccolo, che magari si è distratto un secondo con un gioco permettendo alla mamma di 'scappare', quando si volta per cercarla e non la trova più: si sentirà abbandonato in un posto semi-sconosciuto, con persone sconosciute. E quello sarebbe per lui il vero trauma!
Se il bambino ha iniziato a pieno regime l’orario del nido e ancora non si sente sicuro, potrete adottare diverse strategie in collaborazione con le educatrici. Io, per esempio, uso i baci volanti che dalla finestra arrivano sino all’ufficio della mamma. Quando arriva a prenderlo, la mamma racconta al bimbo di quei dolci bacini arrivati dalla sua finestra fino alla guancia! In questo modo il piccolo si rassicura e sa che, in qualche modo, può mettersi in comunicazione con la mamma.
Inoltre, ditegli sempre che pensate a lui e che non vedete l’ora di andarlo a prendere…
Con questi piccoli consigli dovrebbe andare un po’ meglio. Certo, non sono medicine che curano un male, il dolore psicologico rimane, ma se vostro figlio sarà felice, vi rassenerete anche voi! Non disperate, arriverà il giorno il cui, andandolo a prendere, lo vedrete così contento di giocare che non verrà più incontro a voi, ma vorrà rimanere al nido. Lì sì che potrete piangere, ma di gioia!
In conclusione, consiglio anche a tutte le mamme, un fantastico libro sull’inserimento, di Jeanne Ashbè “A più tardi“.
È un ottimo libro-guida, noi lo usiamo e consigliamo ai bambini che fanno particolarmente fatica, e devo dire che li aiuta tantissimo!
Beh, buon avventura allora!
Vanessa Tropiano è educatrice presso l'Asilo Nido Pianeta dei Bambini di Via Bramante a Milano. É, inoltre, autrice e curatrice del blog www.mammetaccododici.com. E mamma di un bimbo di quasi due anni.
Ricetta della settimana
Importanza di scaldare il cibo per bambini alla giusta temperatura
La corretta alimentazione dei neonati è una delle principali preoccupazioni per i genitori. Uno degli aspetti fondamentali in questo contesto è assicurarsi che il cibo destinato ai più piccoli sia alla giusta temperatura.
continua »Neonati e raffreddore: consigli pratici
Il raffreddore nei neonati rappresenta una delle principali preoccupazioni per i neogenitoro. Ecco alcuni consigli utili.
continua »Passeggiate invernali
Una passeggiata nel parco nelle giornate fredde anche con bambini di pochi giorni di vita, Prendendo tutte le precauzioni del caso.
continua »Come scegliere il biberon giusto
La scelta del biberon giusto è una decisione cruciale per ogni genitore. Questo strumento, apparentemente semplice, gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo e nel benessere del neonato.
continua »
Commento inserito da Eliseo il 15 settembre 2016 alle ore 23:46
Padre si 2 gemelli di 22mesi che è nella fase dell'inserimento al nido .
Siamo al quarto giorno e finora ero scappato via appena lui distratto! Come avevano detto le educatrici !
Mi ponevo proprio la stessa domanda !
Se scappare via così fosse positivo!
E ora mi avete dato la risposta.
Infatti il più grosso dei 2 gemelli, appena accortosi della mia sparizione, puntualmente iniziava a chiamarmi disperato!
E siccome capitava che fossero all'interno , non so come abbiano fatto e cosa avessero detto loro X farli smettere!!
Ho notato xó che al mio ritorno, o alla mia vista dal giardino , lui dapprima si lanciava verso di me con pianto disperato, proprio come se avesse avuto quella sensazione di abbandono!!