Parola d'ordine: allattamento easy!
Tornare al lavoro e continuare ad allattare è possibile. I consigli delle esperte e delle mamme combaciano.
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di mamma Simona Quante mamme anche nei primi mesi di vita del bambino percorrono l'Italia in lungo ed in largo per lavoro ritornando dai cuccioli lasciati alle amorevoli cure dei nonni, delle tate, degli asili e dei papà? Ovviamente di ogni prodotto citato ho scoperto che ne esistono moltissime versioni, marche, modelli, tutte validissime probabilmente. Ma non scegliereste, potendo, quelli che vi garantiscono un grande risparmio di tempo, fatica e la possibilità di evitare errori? Non comprereste dei vasetti per la conservazione del latte materno da utilizzare sia in frigo che nel freezer e che poi potrete scaldare direttamente nel microonde, nello scalda-biberon o a bagnomaria?
Io ho una bimba, Giulia, di 3 mesi e faccio parte a pieno titolo di questa categoria di pendolari con una aggravante: essendo free lance non posso interrompere totalmente il mio impegno lavorativo spesso fuori città godendomi in santa pace questi primi mesi di allattamento!
Attualmente ogni settimana dal martedì al giovedì faccio 'la donna che lavora' e dal venerdì al lunedì 'la mamma che lavora'.
Sì, non ho scritto male! Anche le mamme lavorano, soprattutto se i bimbi sono piccoli e bisognosi di molte cure!
Io ho avuto la fortuna di poter allattare Giulia naturalmente.
Adesso è una gran mangiona e cresce bene e proprio per questo ho deciso di non interrompere questa sua abitudine nonostante la mia assenza prolungata.
Prima di ricominciare a viaggiare per lavoro ho quindi pensato di fare scorte abbondanti del mio latte affinché i nonni, la tata ed il papà potessero nutrirla al mio posto.
Ero pronta ad ogni tipo di imprevisto e 'tortura' del mio seno vista l'esperienza poco piacevole di quello che io ho chiamato 'il pacchetto all inclusive allattamento' e cioè : ragadi, mastite, difficoltà nell'attaccarla al seno nelle prime settimane etc.
Invece l'avventura è stata EASY!
Ora vi racconto come mai.
Per prima cosa ho deciso di chiedere consiglio all'ostetrica che tanto mi aveva aiutato nella risoluzione dei problemini sopra descritti e poi ho letteralmente interrogato le mie amiche già mamme per capire che prodotti acquistare e quali fossero le migliori caratteristiche degli stessi.
Con piacere ho notato che i consigli dell'esperta e delle mamme combaciavano.
In fondo dovevo seguire le mie esigenze e cercare il meglio per me e per Giulia.
A questo punto ho creato il mio SUPER KIT ALLATTAMENTO!
Ecco ad oggi com'è composto:
Latte in polvere (eh sì ... non sono una fonte inesauribile di latte e devo considerare anche l'ipotesi in cui Giulia sia affamatissima ed il latte conservato non sia sufficiente fino al mio rientro!)
infine Biberon e Tettarelle
Ad esempio:
Non vorreste un tiralatte estremamente pratico e funzionale ma anche con una morbida membrana in silicone per massaggiare il seno?
Non scegliereste di avere uno scalda-biberon da usare sia a casa che in auto grazie ad un comodo adattatore e che si spegne da solo quando la giusta temperatura è raggiunta?
E poi...
Non vorreste uno scovolinoper biberon con una duplice finalità grazie al lava-tettarella posto sull'estremità del manico?
Io ho avuto fortuna ed ha gradito moltissimo quello suggerito dalla pediatra.
Grazie alla sua forma asimmetrica rispetta la suzione naturale: una parte è arrotondata, per adattarsi al palato di Giulia, una parte è piatta, per permettere alla sua linguetta di muoversi come quando l'allatto io!
La nonna che è 'fissata' con l'attenta lettura delle istruzioni mi ha anche fatto notare che ha una doppia valvola, Dual Air System, che regola il flusso dell’aria e del latte e consente alla sua nipotina di succhiare secondo il proprio ritmo riducendo il rischio di rigurgiti e coliche.
Cosa desiderare di più?
Ricetta della settimana
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Commento inserito da JESS il 29 settembre 2013 alle ore 09:36
sono pienamente d'accordo con raffa!
io sono mamma da quasi tre mesi e ora mi tocca rientrare a lavorare perchè il mio è l'unico stipendio che entra in casa in questo periodo di ceisi nera. con il 30% non si sopravvive!
fin'ora ho avuto la fortuna di allattare al seno. il mio bimbo cresce bene e non ha mai sofferto di coliche.
in previsione del mio rientro a lavoro ho affittato un tiralatte elettrico in farmacia e sono due settimane che faccio riserva di latte in freezer. ma anche questa è una spesa! tra affitto del tiralatte e sacchetti per la conservazione, si arriva almeno a 70€ al mese! in più aggiungiamo lo stress di alzarsi presto la mattina e andare a dormire tardi la sera a ausa delle operazioni di tiraggio.. insomma è pesante la situazione! e non immagino i livelli di stanchezza a cui arriverò quando passerò mezza giornata a lavoro! tre mesi sono troppo pochi per distaccarsi dal proprio figlio. ha ancora troppo bisogno di mamma. spesso la tetta non è richiesta per pappa ma per voglia di calore e coccole e profumo di mamma. mi spezza il cuore non poter più garantire queste cose al mio bimbo. la maternità obbligatoria dovrebbe essere estesa almeno fino allo svezzamento per non traumatizzare i piccoli e rassicurarli sulla presenza della mamma in un momento in cui sarebbero un po' più in grado di comprendere.
Commento inserito da RAFFA il 19 settembre 2013 alle ore 14:52
Tutto molto bello! Io ho provato a fare quello che dici tu, perchè anch'io a breve tornerò al lavoro e ho provato ad utilizzare un tiralatte molto simile a quello in foto ma il latte non esce, eppure ce l'ho, perchè durante la giornata allatto tranquillamente. E poi mi chiedo.....per accumulare molto latte da dare a tua figlia, sicuramente ne avrai prodotto di più, perchè si sà che più si stimola la suzione e più se ne produce....e allora mi chiedo durante la settimana che sei via da casa, come fai ? Possibile che non ti si sia mai accumulato tanto da provocarti mastite?! Dovresti girare sempre col tiralatte e relativi contenitori e metterli e toglierli in continuazione in un freezer, visti i continui spostamenti! Non sò, purtroppo i conti non mi tornano, è troppo facile x una persona che stà via molti gg di seguito, è già difficile per chi lavora vicino casa......Diciamocela tutta: ci dicono che l'allattamento è molto importante e bisognerebbe allattare in modo esclusivo x almeno 6 mesi ma la legge garantisce stipendio pieno solo per i mesi di maternità obbligatoria, dopodichè si passa subito al 30% e così chi è costretto a tornare a lavoro per non perdere molti soldi, lo deve fare a discapito dei figli , dell'allattamento ! Perchè magari il latte lo si ha, ma purtroppo bisogna interrompere prima! Insomma la legge dovrebbe garantire stipendio pieno almeno fino al 6^ mese compiuto del bambino.