Protezione 30 o 50? Quale scegliere?
Per i bambini è consigliabile usare la protezione 30 o 50? Esiste una reale differenza tra l'una e l'altra? Quando è consigliabile passare a una protezione più bassa? Oltre il marketing, alcune verità sulle creme solari.
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di Alessia Altavilla Il fattore di protezione solare, da oltre 50 anni in tutto il mondo, indica la capacità di un prodotto solare di filtrare i raggi UV. Sebbene la procedura per determinare il SFP cambi da paese a paese, in realtà il numero determina quanti raggi UV vengono bloccati e quanto viene ritardato l'insorgere dell'eritema.
Naturalmente, l'idea che più alto sia il numero maggiore sia la garanzia che il prodotto protegga dal sole è piuttosto diffusa e le grandi case cosmetiche hanno giocato sul rilancio di questo numero (fino a qualche anno fa, negli Stati Uniti, si trovavano in commercio creme solari con fattore di protezione 200).
Proprio per evitare una pubblicità ingannevole per il consumatore, la Commissione Europea qualche anno fa stabilito le nuove linee guida per l'etichettetura dei prodotti solari accorciando di parecchio le distanze numeriche e suddividendo le creme in 4 macro categorie:
Crema con fattore di protezione basso (da 6 a 10)
Creme con fattore di protezione medio (da 10 a 25)
Creme con fattore di protezione alto (30 e 50)
Creme con fattore di protezione molto alto (oltre i 50)
In linea generale, poi, è stato stabilito che il valore numerico dovesse avere, dal punto di vista grafico, una rilevanza minore rispetto alla scala di valore stabilita e che le aziende avrebbero dovuto impegnarsi per non trasmettere nei consumatori idee non vere quando non del tutto false.
Come regolarsi, dunque, nella scelta del fattore di protezione più adatto per la pelle di una bambino?
Stabilito che non esiste una grande differenza tra 30 e 50, il consiglio è scegliere un prodotto a protezione alta o molto alta da stendere sulla pelle tutti i giorni, dal primo all'ultimo, avendo cura di stenderne la giusta dose su tutte le parti del corpo, ripetendo l'operazione più volta nell'arco della giornata e soprattutto dopo il bagno (anche in presenza di creme resistenti all'acqua).
La pelle dei bambini, infatti, è molto delicata ed evitare scottature nei primi anni di vita è fondamentale per regalare ai piccolo benessere e salute anche in futuro.
Le creme a protezione alta e molto alta fanno abbronzare?
L'idea generale è che le creme ad alta protezione sfavoriscano l'abbronzatura, ma non è così. Se, infatti, si allunga il tempo necessario perché la pelle prenda colore, è anche vero che protetta e idratata quest'ultima mantiene il colore più a lungo.
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