Il TAR condanna il MIUR - Donna - Bambinopoli







Il TAR condanna il MIUR

Contro i tagli agli insegnanti di sostegno per disabili previsti dal Ministero, il TAR Campania ha stabilito sia le ore di sostegno in deroga, sia il risarcimento danni per le famiglie.

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Il TAR condanna il MIUR



Il danno più grande relativo ai tagli continui all’Istruzione degli ultimi anni ha danneggiato, tra gli altri, quelle famiglie che necessitano di sostegno per i propri figli. Secondo gli ultimi dati, infatti, il rapporto richiesto tra insegnanti e studenti disabili di 2:1 è stato quasi ovunque ampiamente superato arrivando addirittura, in alcuni casi, a 4:1.
Per poter sopperire a questa mancanza, la soluzione adottata dalla maggior parte degli Istituti è stata quella di ridurre l’orario scolastico per gli alunni disabili gravi con un evidente danno sia per loro, impossibilitati a seguire le lezioni normalmente, sia per le famiglie che devono personalmente farsi carico della carenza.
Ecco, dunque, che molti sono stati i genitori che negli ultimi tempi hanno deciso di appellarsi al TAR per ottenere giustizia e vedersi riconosciuto un diritto sacrosanto (quello allo studio) che era stato loro negato.


 
IL TAR DELLA CAMPANIA

Come si legge sul sito www.disabili.com, il TAR della Campania, sezione di Salerno, ha condannato il MIUR al pagamento di 3000€ per ogni anno in cui un alunno disabile è rimasto a scuola senza l’adeguato sostegno e più di mille studenti hanno ottenuto il riconoscimento di un monte ore di sostegno adeguato alle loro specifiche esigenze.


Sulla falsariga della Campania, anche il TAR di Palermo si è espresso a favore del diritto del minore disabile alla continuità didattica respingendo le ragioni dell’Amministrazione scolastica che nell’assegnazione dell’insegnate teneva conto solo del punteggio dello stesso in graduatoria.

Le due notizie sono importanti perché di fatto aprono la strada a una valanga di ricorsi da parte di tutti coloro che nel corso di questi ultimi anni si sono visti negati il diritto allo studio così come sancito dall’art. 24 della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.
Inoltre, tengono conto, in entrambi i casi, di quelli che sono i bisogni specifici degli alunni disabili e delle loro famiglie il più delle volte abbandonate nel lungo e faticoso percorso di crescita ed educazione di questi ragazzi.

 

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