Baby sitter: tormentone di settembre
Per molte famiglie, il ritorno al lavoro coincide con l'affannosa ricerca di una baby sitter che si prenda cura dei bimbi mentre i genitori sono fuori casa. Come orientarsi.
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di Manuela Magri Se di baby sitter sarebbe meglio ce ne fosse una sola in giro per casa, diversi sono i “tipi” di baby sitter verso cui orientare la propria scelta. O meglio: diverse sono le modalità di rapporto (lavorativo, chiaramente) che è possibile instaurare con la persona che si prenderà cura del proprio bambino, ciascuna da valutare a seconda delle proprie esigenze e di quelle del piccolo.
È un fenomeno recente in Italia quello delle baby sitter “au pair” come vengono chiamate in Inghilterra. Generalmente, si tratta di ragazze tra i 18 e i 27 anni che arrivano nel nostro Paese per studiare la lingua e vi soggiorna per un periodo compreso fra i 6 mesi e 1 anno (non potrete, quindi, farvi affidamento per periodi prolungati di tempo). Questa soluzione è indicata per chi ha bambini in età scolare (di norma, infatti, non si tratta di persone qualificate a prendersi cura di bimbi molto piccoli) e desidera che i piccoli vengano a contatto con realtà differenti e imparino, possibilmente, un’altra lingua. Ricordate, però, che per ospitare una ragazza straniera dovrete non solo garantirle il vitto e l’alloggio, ma anche una certa sua indipendenza che le consenta di frequentare i corsi all’Università o presso i centri privati. Capita, talvolta, che il costo di questi ultimi sia a carico vostro. Ad ogni modo, questa risulta una soluzione piuttosto vantaggiosa dal punto di vista economico, non molto, invece, per quanto riguarda la flessibilità degli orari.
… Ossia una tata qualificata che si prenda cura dei bambini 24 ore su 24, facendo spesso le veci dei genitori. È una soluzione perfetta se mamma e papà viaggiano molto e sono spesso fuori casa con il rischio che i bambini passino molto tempo da soli. Per evitare brutte sorprese, però, è in questo caso fondamentale che la scelta sia oculata, testata da un lungo periodo di prova durante il quale voi avrete occasione di rendervi conto del tipo di persona che prenderete in casa, i bambini potranno affezionarsi alla nuova baby sitter e questa rendersi conto del tipo di esigenze vostre e dei vostri figli e della mole di lavoro che la attende. Ricordate, però, che normalmente la presenza di una persona qualificata 24 ore su 24 richiede spese piuttosto elevate, dal momento che quest’ultima, in un certo senso, rinuncia alla sua vita privata.
Potrebbe essere la figlia della vostra collega, la ragazza della porta accanto, una cugina più grande…. Generalmente, non si tratta mai di persone con una qualifica specifica nella cura dei bambini, ma di ragazze volenterose che un po’ per passione un po’ per necessità si occupano dei più piccoli. Vengono incontro, a tariffe relativamente modiche, alle esigenze di chi lavora o delle mamme che hanno bisogno di qualcuno che faccia svolgere i compiti nel pomeriggio. Possono essere impiegate anche per accompagnare e prendere i bambini da scuola, in piscina, in palestra…., oppure la sera quando i genitori escono. In questo caso, potrebbe capitarvi di doverle riaccompagnare a casa o dar loro ospitalità per la notte nel caso in cui abitino lontane.
Insomma, scegliere tra una baby sitter a ore, alla pari, presente 24 ore su 24… dipenderà dal vostro stile di vita e da cosa vi aspettate dalla baby sitter stessa.
Vediamo, nel dettaglio, quali sono questi diversi tipi di baby sitter:
ALLA PARI:
COME MARY POPPINS:
UNA TATA A ORE:
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