Bee Movie. Una storia… “dolcissima”
Al cinema dal 21 dicembre, arriva anche in Italia Bee Movie, il film di Natale della DreamWorks Picture che parla di api, miele e di un terribile furto perpetrato dagli esseri umani…
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di Alessia Altavilla Barry è una giovane ape neolaureata il cui destino è quello di lavorare come mescolatore presso la Honex, la fabbrica del miele di New Hive City dove vive con i genitori, Martin e Janet Benson. Le ambizioni di Barry, però, vanno in altra direzione e, nonostante le rimostranze della famiglia e dell’amico Adam Flayman, la giovane ape decide di farsi arruolare come Pollen Jock. I Pollen Jock ricoprono all’interno dell’alveare un ruolo ben preciso, quello, appunto, di impollinatori, e sono le uniche autorizzate a lasciare l’alveare. Bee Movie, l’ultimo film della DreamWorks nelle sale italiane a partire dal 21 dicembre, parla di questo. Parla dei sogni di chi non si accontenta della solita vita e desidera per se stesso qualcosa di diverso, nuovo, stimolante, un po’ come il gabbiano Jonathan Livingstone; parla della capacità di interagire con un mondo altro dal proprio, riuscendo a trovare con questo mondo un punto di contatto e comunicazione; e parla della difesa di un diritto e del riconoscimento di un merito. Merito che gli uomini difficilmente riconoscono alla natura, che sfruttano e usano a loro piacimento con arroganza e presunzione. Bee Movie, diretto da Steve Hickner (Il principe d’Egitto, Balto, Chi ha incastrato Roger Rabbit…) e interpretato nella versione originale da attori del calibro di Jerry Seinfeld, Matthew Broderick, Renée Zellweger, è anche un film molto divertente, che sicuramente sarà in grado di divertire il pubblico dei più piccini (esilarante lo scambio di battute tra Barry e Mooseblood, la zanzara, incontrata per caso sul parabrezza di un automobile).
Barry si ritrova, così, catapultato nel mondo reale e, per l’esattezza nella New York dei nostri giorni dove non solo riesce a fare amicizia con una ragazza, Vanessa, che gli salva la vita, ma scopre come funziona il mondo degli uomini, da quali leggi è regolato, come procede.
Il film, però, non racconta solo questo. Anzi. Questa è solo la premessa della storia vera e propria che procede, poi, verso tutt’altra direzione, o meglio, verso una direzione, diciamo così, di “giustizia sociale”.
Barry, infatti, scopre a un certo punto che gli uomini consumano il miele e che il miele che consumano è per loro sostanzialmente gratuito, dal momento che tutto il processo per ottenerlo e produrlo è affidato alle api. In altre parole, Barry capisce che gli essere umani rubano il miele alle api e poi lo vendono in barattoli nei negozi. Un vero e proprio furto, insomma. Che Barry decide di denunciare.
Inoltre, Bee Movie sottende due messaggi ben precisi: il primo ha a che fare con la dignità ed è il seguente Ogni lavoro, purché fatto bene, è importante; il secondo, invece, ha che fare la capacità di imparare a controllare le proprie pulsioni e la propria rabbia, un po’ come fanno le api che non possono utilizzare il pungiglione ogni volta che passa loro per la testa dal momento che usandolo muoiono.
Molto accurata, poi, la ricostruzione scenografica dei 2 mondi raccontati, quello dell’alveare (ispirato al terminal TWA dell’aeroporto JFK di New York) e quello degli uomini (in tutto sono state utilizzate 51 location) realizzati con colori saturi molto accesi che diventano via via più brillanti man mano che Barry si ambienta nella nuova realtà e impara a conoscerla meglio.
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