Al cinema: Cars 2

Maria Rita Esposito ci racconta Cars 2, al cinema in questi giorni, dal punto di vista del valore educativo e pedagogico. Per grandi e piccini.

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Al cinema: Cars 2



Il nuovo cartone animato CARS 2, mirabile e attesissima produzione della diade Walt Disney Pictures – Pixar, rappresenta un ennesimo capolavoro e modello di riferimento per bambini e adolescenti per mettere in atto comportamenti sociali e relazionali affermativi, in cui colori e fantastica creatività si miscelano in un lungometraggio ricco di sentimenti e di nuove attenzioni.
Anche per gli adulti di riferimento può essere uno strumento di riflessione significativa sui contenuti della convivenza civile e del valore della sostenibilità dello sviluppo.
 


LA TRAMA



Saetta McQueen, ormai noto e famoso per i risultati conseguiti nelle gare automobilistiche del primo film, si trova in una posizione di “spalla” rispetto al reale protagonista di CARS 2: Carl Attrezzi Cricchetto, il suo inseparabile e “sventurato” amico diverso, non intrepido, non sicuro, non “veloce”, insomma una carcassa.
La bellezza di Cricchetto viene data dal mettersi in gioco proprio in nome dell’amicizia unica ed espressa con grande emozionalità verso McQueen. Scoprirà, infatti, che Saetta ha bisogno del suo aiuto e diventerà pertanto, in maniera del tutto inconsapevole, un abile investigatore.
 
UN FILM EDUCATIVO PER GRANDI E PICCINI

> Le “ammaccature” di Carl Attrezzi, presenti in molte parti della sua diversa carrozzeria, vengono valorizzate come parti importanti della sua storia personale. Lui non vuole e con serena resistenza si oppone a tentativi di risistemare la vernice o i graffi presenti su se stesso. Sembra, in modo divertente ma soprattutto di livello educativo elevato, che Cricchetto ci voglia orientare verso una velata critica alla “chirurgia estetica”: Carl si rifiuta in modo deciso di aggiustare parti di sé che altri vedono come difetti, spiegando così ad adulti e a bambini quanto sia bello e quanto il livello di autostima personale e sociali si elevi quando ci si accetta valorizzando le proprie diversità e potenziando le proprie predisposizioni e le proprie emozioni. Nel film le emozioni, spunto di riflessione, sono tante: come quelle della sana competizione di Saetta e della nuova auto “napoletana” Francesco, celate rispettivamente dalla vanità e dalla arroganza, quelle di fama e potere del Professor Z, di amore di Sally, di anzianità fragile di Lizzie.

Il percorso del cartone animato diventa, con la maestria nella successione di scene, colori ed effetti speciali, un insieme curato di azioni e di momenti che si intervallano in uno spazio multietnico e multiculturale. Questa l’altra novità di CARS 2: le nuove figure dell’auto spagnola Miguel Camino, di quella francese Raoul Caroule, di quella orientale di Shu Todoroki e di tante altre si sviluppano in un viaggio virtuale globale ricco di arte e cultura (potenziabile nella versione 3D).
Il viaggio si evolve attraverso un campionato di tre gare, che vedono come scenari il Giappone, l’Italia e l’Inghilterra, organizzato da un “magnate del petrolio” che propone alle auto un carburante ecologico, per poi definire quale fra le automobili sia con l’uso di esso la più veloce e potente del mondo .

E così nel film lo sfondo integratore dello sviluppo sostenibile approfondisce la riflessione sull’educazione all’ecologia e sull’attenzione all’inquinamento ambientale, riportando lo spettatore ad alcuni dei motivi che generano fra gli esseri umani tendenza al potere assoluto che degenera in guerre.
Un film emozionante! Da vedere!

 

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