Estate... a tutto

Sfruttare le vacanze estive per insegnare ai bimbi qualcosa che rimarrà loro per tutta la vita: l'amore per i libri e la passione per la lettura.

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Alcuni sono veri mangiatori di libri: date loro un testo in mano e in men che non si dica lo avranno letto tutto, dalla prima all'ultima riga. Altri, invece, non tutti per fortuna, non vogliono neppure sentirne l'odore e se non fosse per le pagine che sono stati costretti a leggere in classe durante l'anno, non avrebbero la benché minima idea di cosa significhi la parola 'lettura'.
Eppure, aldilà di quanto normalmente si pensa, l'amore per i libri e la passione per la lettura non è innata, o per lo meno, lo è in alcuni casi, ma in altri va insegnata e coltivata. Nulla di strano, infatti, se un bimbo preferisce correre dietro a un pallone, agghindare la sua bambola preferita o rimanere tutto il pomeriggio seduto davanti alla televisione, piuttosto che sfogliare un testo scritto e appassionarsi a quanto in esso viene raccontato. Spesso, però, ciò accade perché i piccoli ignorano quanto possa essere avvincente entrare nel magico mondo dei libri, in quell'universo sempre in bilico tra realtà e finzione, fantasia e immaginazione; dal momento, poi, che nessuno ha mai fatto intravedere loro quello che si cela oltre la copertina cartonata, ne rimangono all'esterno convinti che si tratti del solito noiosissimo esercizio per imparare a scandire bene le parole, sillabarle, scriverle, completamente ignari e totalmente ignoranti del fascino e del mistero che vi si nasconde in realtà.
Così, se il vostro bambino non ama leggere, prima di lamentarvi della cosa, provate a interrogarvi chiedendovi quanti libri, nel corso della sua vita, gli avete comprato (a parte quelli per la scuola), quanti libri mediamente vengono letti in famiglia in un anno (l'esempio, in questi casi, conta tantissimo), quante volte lo avete portato in biblioteca o in libreria e quante volte siete rimasti con lui per ore nell'adempimento di quello speciale rito che è la scelta di un libro.


Obiettivo, dunque, per le vacanze estive: insegnare al bambino a leggere, ad amare la lettura. Come fare?
Innanzitutto, non deve assolutamente passare per un ulteriore compito da aggiungere a quelli segnati sul diario. Si legge perché è bello, non perché si deve! In secondo luogo, non abbiate la pretesa che dall'oggi al domani il piccino passi da zero pagine lette alla Divina Commedia.


Procedete per gradi: un'idea potrebbe essere quella di arrivare una sera a casa con un piccolo regalo: un libro nuovo di zecca da leggere insieme la sera prima di andare a dormire. Certo, per voi questo rappresenta un impegno e se non lo avete mai fatto, il bimbo all'inizio ne rimarrà stupito. Ma non abbiate esitazioni: scegliete un buon romanzo avvincente (i classici in questo senso sono perfetti) e tutte le sere, prima che il bambino si addormenti, leggetegliene qualche pagina, interrompendo la narrazione proprio nel clou della scena. È molto probabile che dopo qualche giorno il bimbo, incuriosito, prenda in mano il testo e da sola decida di proseguire la lettura, oppure, male che vada, che vi torturi nell'arco della giornata per farsi leggere da voi ancora qualche pagina.
In entrambi i casi, una minuscola conquista è stata fatta: gli avete mostrato che i libri non sono solo pagine scritte, ma storie in grado di suscitare curiosità e brama di sapere.

A questo punto, il passo successivo, sarà chiedere al bambino di accompagnarvi un pomeriggio a fare shopping e tra i vari negozi visitati, portarlo con voi in una libreria con la scusa di acquistare un testo per voi. Lasciate che giri liberamente tra gli scaffali, senza fare domande o tormentarlo perché scelga un testo per lui. Fingete di essere indaffarate nella ricerca di qualcosa che serve a voi e tenetelo d'occhio con la coda degli occhi. Capirete subito se è annoiato o se, al contrario, qualcosa ha attirato la sua attenzione (l'incontro tra i libri e i lettori è fortuito e del tutto occasionale. L'esemplificazione di quello che, in un altro ambito, viene definito 'colpo di fulmine'). Prima di andar via, chiedete al piccolo se c'è qualcosa che lo interessa senza insistere affinché ci sia. Quindi, uscite senza acquistare nulla per lui.
Dopo qualche giorno, ripetete l'operazione e continuate a farlo fino a che sarà il bimbo a chiedervi di compragli questo o quel libro.
Contemporaneamente, potreste portarlo in biblioteca e, se non c'è mai stato, spiegargli che quello è un posto speciale in cui le persone che lo desiderano possono prendere la 'merce' esposta (i libri) in prestito e tenerla a casa loro per un po' fino a che ne avranno bisogno.

Per appassionare il piccino alla lettura, avete a disposizione un'intera estate, estate in cui lui è rilassato e non subissato di cose da fare e compiti da svolgere e voi avete più tempo da dedicargli. Se per gli inizi di settembre sarete riusciti in questo intento, ciò che lui avrà appreso sarà più importante di qualsiasi altra cosa possa aver imparato sul libro delle vacanze o sul quaderno dei compiti.

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