Goal! Obiettivo raggiunto

Sette passi per aiutare i bambini a raggiungere i loro obiettivi (scolastici e non) e a realizzare i loro sogni. Senza ansie e stress di fallimento…

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Goal! Obiettivo raggiunto



Imparare a comprendere quali sono i nostri obiettivi (dove vogliamo arrivare) e come raggiungerli è fondamentale per poter affermare se stessi secondo quelle che sono le nostre aspirazioni e ambizioni (di qualunque tipo esse siano).
Ecco perché genitori ed educatori hanno il dovere di aiutare i bimbi a realizzare i propri sogni, dove per “aiutare a realizzare” intendiamo educare i bambini a focalizzare gli obiettivi e, quindi, a perseguirli senza mai perdere di vista il traguardo finale (scolastico, sportivo, sociale che sia). Questo non significa trasformare i piccoli in arrivisti senza scrupoli, anzi tutt’altro. Ma dar loro delle linee guida per poter realizzare se stessi e i propri sogni.

 


  1. Insegnare ai bambini a essere specifici:
    Provate a chiedere a due bambini della stessa età cosa desidererebbero riceve per il loro compleanno. Il primo potrebbe rispondere semplicemente un giocattolo. L’altro, invece, in modo più preciso e dettagliato, potrebbe specificare che tipo di giocattolo desidera e come questo debba essere fatto. Tra i due è sicuramente l’ultimo quello che ha maggiori possibilità di ricevere quello che vuole. Perché sa esattamente cosa chiedere e cosa aspettarsi.

    La chiarezza in merito al risultato che si vuole raggiungere e la capacità di esprimerla (agli altri e a se stessi) rappresenta, quindi, un primo fondamentale gradino per ottenere ciò che si vuole. E può essere insegnata aiutando il bambino a focalizzare l’attenzione, mettendo a fuoco l’obiettivo.
     
  2. La lista del “TO DO”
    Per la maggior parte delle persone, non è necessario stilare una lista dei passi da compiere per raggiungere l’obiettivo che si sono prefissate. Diversamente, per un bambino potrebbe essere utile, una volta che il traguardo finale è stato individuato, visualizzare tutti i passaggi che lo aiuteranno ad arrivare all’obiettivo (se, per esempio, il bimbo vuole recuperare un’insufficienza in matematica, provate a scrivere con lui la lista delle cose che deve fare per ottenere il miglior risultato possibile).
     
  3. Perseguire lo scopo finale
    Focalizzato l’obiettivo e i passaggi per raggiungerlo, è necessario applicarsi affinché i buoni propositi possano passare da mere intenzioni a fatti. È, forse, la cosa più difficile da insegnare a un bambino. Si tratta, infatti, di educarlo all’autodisciplina e al controllo, senza per questo tarpare i suoi istinti di bambino. Ciò significa che non bisogna costringere un bimbo a passare, per esempio, tutto il pomeriggio sui libri di matematica (tornando all’esempio precedente). Ma fargli capire che un’ora al giorno è più che sufficiente purché sia fatta con costanza e impegno. Ecco perché è importante che la lista delle coese da fare sia stilata con cognizione di causa. Per il raggiungimento di uno scopo, la resistenza conta più della velocità (parafrasando: meglio poco tutti i giorni che tanto solo i primi).
     
  4. Visualizzare il risultato finale
    Per non perdere mai di mira quello che è l’obiettivo, potrebbe essere utile richiamarlo all’attenzione del bambino con rimandi visivi. Non si tratta di una pratica necessaria (il raggiungimento del traguardo finale, infatti, non può e non deve diventare un’ossessione), ma in taluni casi può servire.
     
  5. Imparare a essere realistici
    I bambini devono imparare a comprendere la differenza tra un obiettivo raggiungibile (per esempio, un successo scolastico, la vittoria in una gara sportiva…) e un sogno (diventare calciatore di serie A, ballare nel corpo di danza della Scala…). Non significa che i sogni vadano tarpati. Ma è necessario far comprendere ai piccoli che la mancata realizzazione di un sogno (irraggiungibile) non va vissuta come una sconfitta e non deve procurare sconforto. Soprattutto, qualora si sia lavorato duramente per il raggiungimento dello stesso. I calciatori di serie A sono pochi e non tutti possono diventarlo. Tutti, però, possono impegnarsi durante l’allenamento per dare il massimo e ottenere da se stessi il massimo possibile.
     
  6. Chiedere aiuto
    È importante per un bambino sapere che mamma e papà e i suoi insegnanti sono presenti e lo sostengono nel duro lavoro del raggiungimento del traguardo finale. La stima e la fiducia degli adulti, infatti, infondono nel piccolo fiducia e accrescono la sua autostima. Genitori ed educatori, però, devono stare molto attenti a non trasformare il loro appoggio in un macigno di responsabilità per il bambino, trasferendo su di lui le loro ambizioni frustrate. Come ai piccoli va insegnato ad accettare eventuali successi, così anche gli adulti devono imparare a farlo senza per questo sentirsi defraudati di qualcosa.
     
  7. Essere flessibili
    Obiettivi a lungo termini possono decadere man mano che il bambino cresce ed è normale che sia così. Un bimbo, infatti, che frequenta una squadra di calcio e sogna di sfondare in serie A, potrebbe da adolescente non trovare questa attività così interessante e scegliere di dedicarsi ad altro. Il ragazzo avrà, comunque, fatto un’esperienza positiva e avrà imparato a canalizzare le sue energie per il raggiungimento di un traguardo finale.

 

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  • Commento inserito da Mauro il 12 settembre 2022 alle ore 14:07

  • Commento inserito da Mamma2003 il 8 marzo 2012 alle ore 15:57

    Ho una bimba di 8 anni ed ho trovato interessantissimo questo articolo. Mi piacerebbe approfondire! Ad es. come stimolare e far apprezzare la voglia di finire "un po' più rapidamente" un'attività necessaria (come i compiti, la doccia, stare a tavola o altro) in modo da poter fare altro di più piacevole...

  • Commento inserito da adele il 22 agosto 2011 alle ore 18:18

    Ho un bambino di 10 anni , ha un carattere forte, e nello stesso tempo molto fragile , quando si mette in testa una cosa e' veramente assillante, la cosa che piu mi preoccupa e' che a volte fa ancora la pipi nel letto , cosa posso fare?

  • Commento inserito da @sy@ il 4 ottobre 2010 alle ore 08:46

    ...mia figlia di 9 anni non vuole il mio aiuto e non ascolta i miei consigli...cosa posso fare?inoltr segue troppo alla lettera cio' che dice la sua insegnante(ad esempio,ha detto:"non ascoltate i discorsi degli adulti"...mia figlia quando si parla o siamo con amici,si isola in camera nonostante i nostri inviti...solo dopo abbiamo scoperto che il motivo . ma questo e' solo 1 degli esempi...................

  • Commento inserito da Silvia il 8 marzo 2009 alle ore 19:15

    Grazie, sono regole che terrò a mente con mio figlio di 8 anni !!! Grazie ottimo questi sito

  • Commento inserito da marilu76 il 18 settembre 2008 alle ore 16:40

    buoni propositi che terrò presente in futuro. Un consiglio in + serve sempre , Grazie

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