Oggi prepariamo i biscotti
Nel tempo libero, durante il weekend, il pomeriggio dopo aver fatto tutti i compiti, ecco come i bambini potrebbero aiutare la mamma in cucina.
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di Manuela Magri Coinvolgere i bimbi nella preparazione di piatti e ricette non è solo un modo per tenerli occupati durante il tempo libero evitando che trascorrano le ore di ozio davanti alla televisione o alla playstation, ma è anche uno strumento per avvicinarli alla tavola da una prospettiva nuova, insegnando loro ad apprezzare ingredienti sconosciuti, combinandoli insieme e scoprendone le mille possibilità di utilizzo. Inoltre, dal momento che i laboratori casalinghi di cucina, dovrebbero essere organizzati sempre e comunque in presenza della mamma, rappresentano anche un modo per trascorrere insieme il proprio tempo, dedicandosi a qualcosa di diverso rispetto alle solite attività di tutti i giorni. INSEGNAMENTI DI BASE COSA POSSONO FARE I BAMBINI
Esistono alcuni insegnamenti imprescindibili che vanno trasmessi ai piccoli e che possono essere loro utili non solo nello svolgimento dell'attività in cucina, ma in qualunque momento della loro vita. Eccone alcuni:
La cucina è un luogo attraente e pericoloso allo stesso tempo per un bambino. Ecco perché i piccoli possono stare intorno ai fornelli, prendendo, però, le giuste precauzioni prima di dar loro il permesso di armeggiare con pentole e posate.
Utilizzando il vecchio sistema del semaforo, ecco cosa i bimbi possono e cosa non possono fare in cucina:
Durante i laboratori di cucina, i bambini possono aiutare la mamma a impastare (pizza, pasta frolla, biscotti, pane). Possono mescolare gli ingredienti. Possono condire i piatti (mettere il pomodoro sulla pizza, preparare la bruschetta, aggiungere olio e sala nei piatti…). Possono pesare gli ingredienti (molto utile quest'operazione con i bambini delle elementari che stanno imparando a utilizzare le unità di misura. Servirà loro per farsi l'occhio, capire a cosa servono grammi e litri e distinguere una scala metrica dall'altra. Inoltre, li si potrà coinvolgere in elementari operazioni di calcolo. Per esempio, fornendo loro le misure in etti o chili da trasformare in grammi.
I bambini più grandi possono tagliare (purché sia presente un adulto e il taglio da effettuare non richieda particolare forza e abilità). Lavare pentole e bicchieri dopo averli sporcati (anche in questo caso, meglio escludere i bimbi più piccini che ancora non sono perfettamente in grado di maneggiare gli oggetti e potrebbero tagliarsi o farsi male). Infornare teglie e pirofile, utilizzare piccoli elettrodomestici per sminuzzare, tritare, impastare.
Tagli particolarmente difficoltosi (per esempio, affettare un arrosto, sbucciare una zucca, sminuzzare la cipolla…) non possono essere affidati ai bambini a meno di non seguirli con molta attenzione durante l'operazione. I piccini, poi, non dovrebbero avere accesso ai fornelli. Perché il rischio di urtare una pentola e rovesciarsela addosso è molto alto anche con i bambini più grandi. Vietato anche arrampicarsi per prendere pentole e vettovaglie conservate nella parte alta degli armadi, sui mobili… Prima di iniziare il laboratorio di cucina, la mamma dovrà provvedere a fornire il piccolo di tutto quello di cui potrebbe avere bisogno lasciando ingredienti, recipienti e utensili a portata di mano.
Ricetta della settimana

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