Prima colazione e neuropsicologia
Un recente studio italiano indaga gli effetti della prima colazione su parametri metabolici, ma neuropsicologici spiegando come il pasto della mattina incida sulla capacità di memorizzazione e sul livello di attenzione.
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di Manuela Magri Coordinato dal professor Claudio Maffeis, pediatra dell’Università di Verona, è stato recentemente presentato nell’ambito del congresso nazionale ANDID uno studio che mette in relazione la prima colazione sia con gli effetti metabolici sull’organismo (di cui già si era al corrente), sia con parametri ormonali e metabolici, dimostrando come il pasto della mattina influisca pesantemente sia sulla regolazione della fame-sazietà, sia sulla riduzione del rischio di obesità, sia sul miglioramento delle capacità di memorizzazione e del livello di attenzione del bambino.
Lo studio, effettuato su un gruppo di bambini obesi presso La Clinica Pediatrica dell’Università di Verona con l’obiettivo di esaminare le correlazioni tra performance cognitive e variazioni ormonali e metaboliche post-colazione e a digiuno, ha messo in evidenza che saltare il primo pasto della giornata porta i bambini ad avere meno capacità di attenzione e memorizzazione rispetto ai bambini che invece fanno una colazione quantitativamente e qualitativamente adeguata.
Si tratta di uno studio (e di una scoperta) abbastanza unici nel loro genere in quanto per la prima volta viene presa in esame la prima infanzia e vengono studiati gli effetti della colazione sui bimbi in età scolare e prescolare.
LA PRIMA COLAZIONE: IL PASTO ESSENZIALE
In particolare, una colazione ricca di carboidrati complessi e fibre mantiene alti i livelli di attenzione e di creatività nel tempo di osservazione favorendo un’ottimale utilizzazione del glucosio necessario per mantenere elevati i livelli delle performance cognitive.
Nello specifico, spiega il professor Maffeis, sono vivamente consigliate le fibre, considerate il prodotto migliore da inserire nella colazione che dovrebbe essere costituita da alimenti a lento assorbimento.
Le linee guida italiane per una corretta alimentazione suggeriscono di assumere a colazione circa il 15-20% delle calorie giornaliere. Da una recente rilevazione, però, emerge che in Italia il numero di bambini in eccesso ponderale sarebbe pari a circa 1 milione e 300 mila, di cui quasi 400 mila obesi. In particolare, è emerso che il 9% dei bambini salta la prima colazione, il 30% fa una colazione non adeguata (ossia sbilanciata in termini di carboidrati e proteine) e il 68% fa una merenda di metà mattina troppo abbondante.
Ecco, dunque, che lo squilibrio comincia sin dal primo pasto. Preferibile, invece, una colazione a base di proteine e carboidrati complessi e un piccolo spuntino leggero a metà mattina per interrompere la fame.
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