Quando la città è deserta
Per chi è già tornato dalle vacanze e per chi ancora non è partito: una proposta di 'viaggio' alla ri-scoperta della propria città deserta per le partenze estive.
di Manuela Magri Strano effetto fanno le città in agosto: le strade sono praticamente deserte, a parte qualche turista stranito e frastornato, le macchine parcheggiate poche, il traffico ridotto al minimo, le saracinesche abbassate e le facciate dei palazzi punteggiate da persiane chiuse. Insomma, una desolazione, potrebbe pensare qualcuno…. E, invece, no. Sono proprio questi i momenti migliori per partire alla scoperta della propria città insieme ai bambini, affinché ne conoscano i segreti, gli angoli nascosti, i monumenti più interessanti… passeggiando (o pedalando) senza fretta per le vie del centro o nei quartieri popolari. Innanzitutto, non tutti i negozi chiudono ad agosto (molti giornali locali hanno pubblicato proprio in questi giorni l'elenco degli esercizi e delle strutture aperte nei mesi estivi). Alcuni (pochi, per la verità), preferiscono anticipare o posticipare le ferie: potreste, quindi, scovare quella gelateria graziosa che non avevate mai notato prima, presi nel vortice caotico che vi spinge a frequentare sempre gli stessi luoghi; oppure scoprire che è piacevole sorseggiare un tè freddo o una spremuta d’arancio a ridosso della strada, seduti su un tavolino all’ombra di un grande albero frondoso; e ancora, portare i piccoli al cinema senza l’angoscia delle interminabili file invernali, decidendo liberamente cosa andare a vedere, assecondando solo il vostro gusto personale e quello dei bambini. Insomma, se siete appena tornati dalle vacanze o ancora non siete partiti, approfittatene per organizzare un'escursione nella vostra città di residenza, programmando una giornata tranquilla tra strade senza vita e musei deserti. Per esempio, potreste accompagnare i bimbi a visitare il museo del giocattolo, senza la fretta che contraddistingue abitualmente le vostre giornate durante l’anno; oppure, condurli ad ammirare il tal monumento o la tal chiesa, illustrando loro l’origine di ciascuna opera d'arte e raccontando la storia che la riguarda. E ancora, trascorrere un intero pomeriggio al parco, godendovi il sole e le ultime giornate d’estate tra erba verde e alberi carichi di foglie. I piccoli potrebbero giocare a pallone senza il rischio di disturbare i presenti, o bearsi con una passeggiata in bicicletta tra sentieri ombrosi e viottoli inesplorati.
Perciò, anche se forse non è la stessa cosa, sentitevi un po’ così: dei pionieri che per la prima volta vedono la città e cercano di carpirne l’anima. E trasmettete questo stato d’animo ai bimbi: in un certo senso, vi sembrerà di essere ancora in vacanza, o meglio, che le vacanze non siano ancora iniziate.
Non occorre, infatti, essere in capo al mondo per sentirsi esploratori: ogni luogo, anche quelli più conosciuti, ha i suoi lati nascosti e segreti che occorre andare a raschiare sotto lo strato del già noto…
E se volete che tutto sembri più credibile, fornite i bambini di macchina fotografica (una 'usa e getta' andrà benissimo) e insieme a loro cercate di realizzare un reportage dalla vostra città: ne scoprirete delle belle!
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