10 trucchi per migliorare il rendimento scolastico

Stabilire una routine quotidiana
Stabilire una routine quotidiana che preveda, nel pomeriggio, gioco/attività extrascolastica, merenda, studio, televisione, aiuta il bambino ad accettare più facilmente la “noia” dei compiti.

Dedicare tutti i giorni un’ora ai compiti
Dedicare un’ora al giorno ai compiti o, nel caso in cui questi non fossero stati assegnati, al ripasso delle lezioni svolte in classe è fondamentale per fissare quanto appreso durante la giornata e per chiarire subito eventuali dubbi o incomprensioni. Un’ora è più che sufficiente ed è sicuramente preferibile alle full immersion del weekend o delle ultime settimane di scuola per rimettersi in pari.

Non svolgere i compiti al posto del bambino
Alcuni studi hanno messo in luce come interferire nello svolgimento dei compiti del bambino o, addirittura, farli al suo posto, è controproducente da tutti i punti di vista. Se, infatti, non serve in termini pratici (i compiti servono per memorizzare concetti e chiarirsi dubbi), è anche dannoso dal punto di vista educativo, perché impedisce al bambino di prendersi le sue responsabilità. Il ruolo dei genitori per quanto riguarda lo studio dei figli dovrebbe essere quello di “controllori”. Mamma e papà hanno il dovere di insegnare ai figli a studiare verificando che effettivamente lo facciano. Non di sostituirsi a loro.

Ripete ad alta voce
Ripetere le lezioni ad alta voce aiuta a memorizzare meglio i concetti e migliorare la propria capacità espressiva accrescendo il proprio vocabolario.

Scegliere con cura le attività extra scolastiche
La tendenza degli ultimi anni è quella di riempire le giornate dei bambini con mille attività e cose da fare. Se a questo si aggiungono i compiti e lo studio, è inevitabile che i piccoli arrivino stremati al termine della settimana. Se, quindi, è importante che i bimbi frequentino una palestra o prendano parte a un laboratorio creativo, è inutile obbligarli a tour de force quotidiani che si sfiniscono. Nella scelta delle attività extra scolastiche, perciò, tenete conto del tempo che queste portano via e lasciate che siano i piccoli a sceglierle in base ai loro interessi. Prevedete, poi, nell’arco della giornata, anche qualche ora di puro svago a casa o al parco con amici e fratelli.

Dormire almeno 9/10 ore per notte
Il sonno è prezioso per chiunque per migliorare le funzioni cerebrali, aumentare la memoria, incrementare la capacità di attenzione. È risaputo, infatti, che dormire poche ore per notte, non solo è controproducente per la salute, ma peggiora il rendimento nello svolgimento delle funzioni quotidiane. Questo è ancora più vero nel caso dei bambini che dovrebbero dormire almeno 9/10 ore per notte andando a dormire non oltre le nove di sera.

Seguire una dieta sana
Una dieta sana ed equilibrata, che preveda il consumo di 5 pasti nell’arco della giornata (fondamentale la colazione per il bambino che va a scuola in quanto lo sostenta durante la mattinata e lo aiuta a rimanere vigile e concentrato), è preziosa per il benessere del piccolo. Mediamente un bambino di 7/8 anni necessita di 1600/2400 calorie al giorno a seconda dello stile di vita e del numero di sport frequentati (un po’ meno le bambine a cui sono sufficienti 1400/2000 calorie al giorno). Tra gli alimenti che proprio non dovrebbero mancare nella dieta di un piccolo scolaro frutta, verdura e pesce. Sì anche alla carne, alle uova e ai legumi. Da moderare il consumo di grassi, dolci e fritture.

Organizzare o riorganizzare lo spazio studio
Un bambino che va a scuola dovrebbe avere a casa uno spazio tranquillo e ben organizzato in cui fare i compiti. In questo spazio non dovrebbero mancare la scrivania, una sedia comoda, una mensola con tutti i libri e i quaderni, un portapenne con tutto il necessario per fare i compiti, un cestino per la carta, una lampada. Per i bimbi più grandi potrebbe essere utile un computer per le ricerche. Fondamentale che questo spazio sia tranquillo, ben illuminato, silenzioso e ben ordinato.

Abituare il bambino alla lettura
La lettura non solo apre gli orizzonti conoscitivi, ma migliora la capacità di concentrazione, riduce il numero di errori commessi durante la scrittura, aumenta la capacità di ragionare e collegare le materie tra loro. Abituare, quindi, un bambino a leggere significa aiutarlo a migliorare il proprio rendimento scolastico. Non è necessario che il libro scelto sia “impegnato”. L’importante è che piaccia al piccolo e lo faccia appassionare alla parola scritta.

Coltivare insieme interessi e passioni
Nei primi anni di vita i bambini apprendono tantissimo dalla loro vita di tutti i giorni. Integrare le lezioni scolastiche con esperienze quotidiane di vita vera è utilissimo per mostrare loro come le nozioni apprese non sono solo “noie” da mandare a memoria, ma insegnamenti fondamentali nella vita di tutti i giorni. Sì, quindi, alla frequentazione di musei, laboratori didattici, ai viaggi “culturali”…

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