7 sintomi per riconoscere la depressione post partum

La paura di sbagliare e di non essere adeguate al compito che si è chiamate a svolgere interessa la maggior parte delle neomamme nei giorni e nei mesi successivi al parto.
Si tratta di comportamente assolutamente normali che spesso creano ansia e frustrazione nella donna ma che rientrano nella sfera di quello che il puerperio può comportare.
Diverso, invece, il caso di quelle neomamme che subito dopo la nascita del bambino cadono in uno stato d’ansia che le porta spesso ad avere comportamenti di indifferenza, fastidio e addirittura odio nei confronti del piccolo e/o di se stesse.
La depressione post partum colpisce, in forme più o meno gravi e manifeste, tantissime neomamme e può risolversi velocemente e senza alcuna conseguenza se viene immediatamente riconosciuta e affrontata nel modo corretto, con il supporto pratico ed emotivo di tutta la famiglia.

Ecco 7 sintomi piuttosto comuni che potrebbero essere il segnale che qualcosa non va.

  1. Indifferenza: già nelle ore successive al parto, la neomamma si mostra del tutto indifferenze nei confronti del bambino. Non prova, guardandolo, alcuna emozione. Non desidera prenderlo in braccio, coccolarlo, attaccarlo al seno. E si limita a subire il tourbillon vorticoso delle ore che seguono la nascita come se stesse capitando a qualcun altro.
  2. Tristezza: sebbene lo sconvolgimento ormonale non giochi a favore della neomamma e crisi di pianto improvvise e immotivate sono assolutamente giustificabili e normali, uno stato di tristezza e angoscia permanente, pianti continui, lacrime protratte nel tempo sono senz’altro il segnale che qualcosa non sta andando come dovrebbe.
  3. Senso di inadeguatezza: che una neomamma non si senta pronta ad affrontare tutto quello che la cura di un bambino comporta è sacrosanto e legittimo. Quando, però, il senso di inadeguatezza sfocia in immobilismo che paralizza la mamma dal compiere qualunque azione di accudimento del bimbo, è evidente che ci sia un problema più profondo da affrontare e risolvere.
  4. Nervosismo e scatti d’ira: quando la mamma si inalbera per un nonnnulla, quando tutti possono diventare bersaglio delle sue improvvise sfutiate, a meno che non sia carattere, sarebbe bene chiedersi cosa si celi e dove sia il problema.
  5. Fastidio: alcune mamme sono infastidite dalla presenza del loro bambino. Non solo non provano verso quel piccolo urlante alcuna tenerezza e senso di protezione, ma ne sono totalmente infastidite, vivendo la sua presenza in casa come un’intrusione.
  6. Inappetenza
  7. Sonnolenza protratta: che le neomamme soffrano per la mancanza di sonno è un conto. Che ogni superficie piana sia buona per schiacciare un pisolino negli orari più insensati anche. Quando, però, la neomamma passa a letto tutta la giornata, senza nemmeno prendersi la briga di cambiare il pigiama o la tuta, si potrebbe nascondere un segnale di depressione post partum

    CONSIGLI DI LETTURA:

    Un libro per le mamme, per condividere inadeguatezze e gioie. Un elogio alla condivisione delle paure e dei disagi, sempre unite. Abbiamo un superpotere!


Ci sono mamme
Ci sono donne che diventano mamme. Ogni mamma può essere mamma a modo suo.
Data di pubblicazione: Maggio, 2021

Ci sono mamme, testo di Donatella Romanelli ed illustrazioni di Viola Gesmundo, è un libro per raccontare in modo lieve anche le ombre della maternità. Perchè le ombre ci sono, perchè la maternità non è solo felicità, perché la maternità si costruisce giorno dopo giorno affrontando le difficoltà atttaverso un percorso di matrescenza spesso ostacolato da una visione stereotipata e irrealistica che può confondere e creare false aspettative. Raccontarle con uno sguardo leggero e anche divertente aiuta ad accettarle come parte di questo cambiamento.

Ci sono mamme è un albo illustrato, perché abbiamo deciso di raccontare questo tema sia con il testo che con le illustrazioni, per rendere ancora più evidente che paura, ansia, senso di inadeguatezza sono assolutamente normali e possono essere affrontati, ma solo se non si ha paura di parlarne e se si riesce a trovare uno spazio di condivisione delle emozioni.

Non sappiamo di quanto in questi mesi pandemici siano aumentati i casi di baby blues e depressione post partum perché, come tante problematiche che riguardano le donne, la depressione post partum è poco esplorata e spesso negata anche dalle persone care, le più vicine alle puerpere. Le mamme del 2020 e 2021 infatti hanno vissuto insieme due sconvolgimenti enormi, quello della pandemia e quello della maternità. Hanno dovuto cambiare la loro identità in quella di madre mentre il mondo intorno stava cambiando.

Il libro ha ricevuto il patrocinio dalla Regione Puglia, il Mippe (Movimento Italiano Psicologia Perinatale), l’associazione Genitorialità, l’associazione la Stanza Blu e Toponomastica femminile.

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