A casa da solo

Per i bimbi più piccoli non se ne parla proprio: nel caso in cui foste costrette a uscire di casa all’improvviso e non sapeste a chi lasciare il bimbo (la baby sitter non può venire, la nonna abita lontana o è malata, il papà lavora…), affidatelo alle cure di una vicina per tutto il tempo della vostra assenza, oppure portatevelo dietro anche a costo di essere costrette a trascinarvelo in ufficio.
Per i bambini più grandi (già a partire dai 7 anni), invece, le cose cambiano: abituarli a restare da soli in casa, dopo aver preso le dovute precauzione chiaramente, è un modo per responsabilizzarli e dar loro fiducia.

PRECAUZIONI E CONSIGLI:

  • Togliete di mezzo tutti gli oggetti che potrebbero rappresentare un pericolo (detersivi, medicinali, coltelli troppo affilati…) e riponeteli in luoghi per loro inaccessibili o nei quali siete sicuri che non andranno a cercare.
  • Accanto al telefono, scrivete un foglietto con il vostro recapito telefonico (cellulare e telefono fisso se sapete di averlo a disposizione), il numero di telefono del papà e dei nonni, il numero della vicina alla quale potranno fare riferimento.
  • Avvertite la portinaia o la vicina stessa della cosa chiedendole, se le è possibile, di passare a controllare ogni tanto che tutto sia a posto e che il bimbo non combini nulla di grave.
  • Nel frigo, fategli trovare già pronta la sua merenda o il pranzo in modo che non debba prepararsela da solo utilizzando arnesi pericolosi (coltelli, forbici, apriscatole…). Potreste optare per un panino imbottito, una macedonia già tagliata, una tazza di latte col cacao, una torta salata o dolce già affettata…
  • Mettete in guardia il piccolo di quelli che potrebbero essere i pericoli: raccomandatevi che chiuda la porta, che non si affacci alle finestre, che non apra il gas o accenda i fornelli… Fatevi promettere che rimarrà tranquillo davanti alla televisione o a giocare in camera sua con i suoi giocattoli.
  • Se il bambino usa il computer, installate i programmi per la navigazione sicura in modo che non entri in siti pericolosi o in chat per adulti che potrebbero rappresentare un’esca per malintenzionati. Piuttosto, bloccate l’avvio del pc con una password in modo che il bambino non riesca ad accenderlo.
  • Durante la vostra assenza, telefonate spesso a casa per controllare che tutto sia a posto.
  • Lasciate al bambino un po’ di soldi spiegandogli che potrà usarli, solo in caso di effettivo bisogno, per un taxi che lo porti da voi. Lasciategli il numero di telefono del servizio taxi e il vostro indirizzo e spiegategli come effettuare la chiamata.
  • A portata di mano lasciategli le sue videocassette preferite e, se ancora non lo sa, spiegategli come si usa il videoregistratore. Eventualmente, potreste affittare un film che non ha mai visto in videoteca per essere sicuri che lo guardi impiegando così il tempo durante la vostra assenza.
  • Fate in modo che non rimanga da solo per più di due ore: il rischio è che si annoia e si lasci attirare dal gusto dell’illecito.

    Ovviamente, solo voi conoscete la maturità di vostro figlio. Sta, quindi, a voi stabilire se il bambino è davvero in grado di rimanere da solo oppure no. In queste cose, l’età conta davvero poco: ci sono bambini di 6 anni capaci di badare a loro stessi e, talvolta, anche ai fratelli più piccoli, e bimbi di 8/9 anni che, invece, non aspettano altro che i genitori voltino lo sguardo per combinarne di tutti i colori ficcandosi in situazioni pericolose per se stessi e per ciò che li circonda.
    Se il bambino si è comportato bene durante la vostra assenza, date risalto alla cosa facendolo sentire grande e importante in modo che, se dovesse risuccedere, il suo comportamento sarebbe analogo a quello della volta precedente.

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