Alimenti proibiti in dolce attesa

Se pensavate di esservela scampata con gli insaccati, la carne cruda e la frutta e la verdura non ben lavate (naturalmente, nel caso in cui risultiate negative all’esame della toxoplasmosi), vi sbagliate di grosso. Gli alimenti proibiti o, quanto meno, sconsigliati, durante la gravidanza sono decisamente molto più numerosi. Con cibi assolutamente insospettabili inseriti nella lista nera. Oppure grigia (visto che non sono del tutto negati, ma vanno consumati con moderazione per evitare di arrecare danno al feto)
Ecco le due liste: la nera per gli alimenti vietati. La grigia per quelli caldamente sconsigliati.

LA LISTA NERA: I VIETATI

Questa lista va presa in considerazione solo ed esclusivamente da quelle donne che risultano NON immuni all’esame della toxoplasmosi, esame che andrebbe ripetuto, nell’arco dei nove mesi, almeno una volta ogni due.

  • Insaccati: prosciutto crudo, salame, speck, mortadella, bresaola, mocetta, pancetta, lardo, culatello. Sono esclusi da questo elenco il prosciutto cotto e i medesimi alimenti di cui sopra consumati cotti
  • Carne cruda, tartare, carpaccio e la carne cotta al sangue
  • Maionesi e salse casalinghe (nessun problema, invece, per la maionese e le salse confezionate che subiscono un processo di lavorazione tale da renderle non pericolose).
  • Creme preparate con uova crude (in questo senso sono da evitare anche tiramisu e gelati artigianali a base di uova).
  • Frutta e verdura freschi non lavate o sbucciate (questo discorso è valido, soprattutto, quando si mangia al ristorante o, comunque, fuori casa, dove non si può essere certi del modo in cui frutta e verdura sono stati lavati. In casa, è sufficiente risciacquare il tutto in acqua abbondantemente aggiungendo, in caso, un disinfettante specifico per alimenti).
  • Alcolici e super alcolici

    LA LISTA GRIGIA: SI’ MA CON MODERAZIONE

    Tra gli alimenti che compaiono nella lista grigia, alcuni sono assolutamente insospettabili. Anzi, fino a qualche tempo venivano consigliati in gravidanza per le loro caratteristiche nutrizionali o perché tacciati di ‘far bene’. Tra questi, in particolare:

  • Il fegato, accusato di essere troppo ricco di vitamina A che nuocerebbe alla formazione degli organi fetali. In particolare se consumato, in grandi dosi, nel primo trimestre.
  • La soya, in tutti i suoi derivati, a causa dell’eccessiva presenza di isoflanovi, fitoestrogeni che regolano naturalmente la produzione ormonale, se consumati in grandi quantità potrebbero avere un’azione tossica sul feto. Allo stesso modo e per le stesse ragioni, andrebbero evitati i semi di lino, nonostante la loro elevata concentrazione di omega 3 che sarebbe molto utile negli ultimi mesi di gravidanza.
  • Per evitare la listerosi, una malattia particolarmente pericolosa perché durante la gravidanza può causare malformazioni fetali, aborti interni, parti prematuri, decessi intrauterini, andrebbero evitati tutti i formaggi molli, come feta, gorgonzola, Stilton, Bire, Camembert… Allo stesso modo, da evitare il latte crudo non pastorizzato, le creme di carne fresche (per esempio, i patè). Sono, invece, consentiti i formaggi a pasta filata come la mozzarella, i formaggi pastorizzati come i formaggini, le creme (per esempio la Philadelphia) e i formaggi tipo lo Yocca.

    UN ALIMENTO CONTROVERSO: LO ZENZERO

    Molti ginecologi tendono a dare lo zenzero (sotto forma di caramelle o tisane) come antidoto naturale per combattere le nausee del primo trimestre. Effettivamente, in questo senso, la radice svolge perfettamente il suo compito.
    Pare, infatti, che lo zenzero abbia effetti abortivi e alcune erboristerie ne vietano la vendita alle donne in dolce attesa. Naturalmente, le dosi in questo caso fanno la differenza. Una caramella succhiata ogni tanto o una tisana di quando in quando non nuoceranno né alla mamma né la bambino. Ma consumato in grandi dose, potrebbe risultare pericoloso.

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