Bianca bevanda bevuta dai bimbi

Introdotto nell’alimentazione del bambino solo dopo l’anno di vita per evitare l’insorgere di episodi di intolleranza e allergie, il latte vaccino rappresenta, negli anni successivi, un alimento fondamentale per la crescita sana ed equilibrata del piccolo e non dovrebbe mai essere escluso dalla sua dieta. Ricco, infatti, di proteine (35 gr per un litro di latte intero suddivise tra lattalbumina e caseina), zuccheri (45 gr per un litro suddivisi tra lattosio e glucosio), sali minerali (10 gr per un litro tra cloruri e fosfati) e vitamine (B2, B2 e A), il latte è indispensabile per l’apporto di calcio (120 mg per ogni 100 gr), fondamentale per lo sviluppo osseo e per la crescita armoniosa e sana dell’organismo, soprattutto del bambino. Unitamente al fosforo, infatti, presente nel latte in una quantità che si aggira intorno ai 95 mg per 100 gr, il calcio accelera i processi di riparazione e formazione ossea.

I PROCESSI DI LAVORAZIONE DEL LATTE E LA SUA DURATA
Il latte subisce dopo la mungitura un lungo processo di sterilizzazione che consente di eliminare qualsiasi traccia di batteri e virus pericolosi per la salute dell’uomo. A seconda del processo di sterilizzazione cui è stato sottoposto, il latte può avere una scadenza breve, media o lunga.

• PASTORIZZAZIONE
  La pastorizzazione è un processo di sterilizzazione cui vengono sottoposti diversi alimenti liquidi che consiste nel portare la bevanda, in questo caso il latte, a una temperatura elevata per un periodo di tempo prefissato per poi passare a una fase successiva di rapido raffreddamento. Questo processo consente di eliminare tutti gli elementi patogeni lasciando, però, immutato il valore nutrizionale del latte che mantiene, così, le sue caratteristiche. Il latte microfiltrato, invece, è un latte pastorizzato che subisce una processo di sterilizzazione leggermente differente che, pur garantendo assoluta sicurezza per quanto riguarda la presenza di germi e batteri, garantisce una durata maggiore delle caratteristiche organolettiche del latte (7-8 giorni).
• STERILIZZAZIONE UHT
  La sterilizzazione UHT (la sigla sta a indicare trattamento ultrarapido ad alta temperatura) consiste in un processo di sterilizzazione ad altissima temperatura (più elevata rispetto a quella della pastorizzazione) che permette di eliminare qualunque germe, non solo patogeno, garantendo una maggiore durata del latte (circa 4 mesi a confezione chiusa).
• STERILIZZAZIONE SEMPLICE
  Si tratta di un processo molto complesso che garantisce la lunga conservazione e prevede due processi termici distinti: un preriscaldamento a 130-140 °C per 3-4 secondi e poi la sterilizzazione in autoclave del latte nel suo contenitore a 115-120 °C per 15-20 minuti. Più elevata è la temperatura e maggiore è la durata del processo, più lungo risulta il tempo di conservazione (nel caso del latte sterilizzato la durata può essere anche di 6 mesi). Controindicazione di questo tipo di processo è la perdita di vitamine e, parzialmente, di proteine.
• OMOGENEIZZAZIONE
  É un processo meccanico che consente di frazionare le particelle di grasso in minutissime goccioline per distribuirle uniformemente e permanentemente. Con la omogeneizzazione si ottiene una migliore digeribilità del latte.

  INTERO, SCREMATO, AD ALTA QUALITÀ
  Oltre a un processo di sterilizzazione, il latte può essere sottoposto a un processo di scrematura che consiste nell’eliminazione totale o parziale dei grassi che permette l’ottenimento di un prodotto alimentare più o meno calorico a seconda del differente contenuto lipidico.

• Latte Intero: è in assoluto il più calorico (60 calorie per 100 gr). È consigliato per i bimbi da 1 a 3 anni per il maggiore apporto vitaminico.
• Latte scremato o parzialmente scremato: il latte scremato è praticamente privo di grassi con un contenuto calorico pari a 32/37 calorie per 100 gr. Durante il processo di scrematura, però, si assiste a una drastica riduzione dell’apporto vitaminico che lo rende poco indicato per la dieta di un bimbo (a meno che questi non soffra di evidenti problemi di peso). Ecco perché, tra il latte completamente scremato e il parzialmente scremato, il consiglio è quello di optare per quest’ultimo, con un apporto calorico inferiore al latte intero, ma non per questo meno nutriente dal punto di vista vitaminico e dell’introduzione di sali minerali e proteine.
• Ad alta qualità: è il miglior latte pastorizzato presente sul mercato. Alta Qualità, infatti, non è uno slogan commerciale, ma la dichiarazione di una vera e propria categoria merceologica tutelata dalla legge (a questo proposito vale la pena ricordare che i parametri previsti dalla normativa e che riguardano la selezione e salute della razza bovina, l’alimentazione degli animali, le condizioni igieniche delle stalle, le condizioni di mungitura, raccolta e distribuzione, la struttura della centrale, il processo di lavorazione e confezionamento, sono così rigorosi che in Italia pochissime aziende sono in grado di rispettarli). Per legge, il latte Ad Alta Qualità può essere solo intero.
• A questi tipi di latte vanno aggiunti quelli vitaminizzati, arricchiti, cioè, con vitamine, soprattutto D, e delattosati, particolarmente indicati per chi è intollerante al lattosio.

  Continuiamo a parlare di latte (e latticini) nelle prossime settimane segnalando anche alcune ricette a base di latte per aumentare l’introito di questo alimento nella dieta dei bimbi, soprattutto quelli che non ne mangiano a sufficienza.