Corsi sportivi
Come scegliere il corso sportivo più adatto per il proprio bambino tenendo conto dell'età e delle predisposizioni.

Come scegliere il corso sportivo più adatto per il proprio bambino tenendo conto dell'età e delle predisposizioni.
NUOTO
Caratteristiche: contribuisce a sviluppare in modo uniforme e armonico la muscolatura, migliora la qualità respiratoria e l’ossigenazione, aiuta a trovare coordinazione e flessibilità, riequilibra la struttura scheletrica e muscolare.
Consigliato a partire da: non ci sono limitazioni di età, anche se l’approccio all’acqua deve essere graduale. È il classico sport, però, per il quale prima si comincia e prima si possono scongiurare eventuali paure e timori.
Benefici e non: è vivamente consigliato nei casi di scoliosi e per imparare a stare dritti con la schiena. A parte patologie particolari non esistono controindicazioni per i bambini che praticano nuoto. Unico neo: non contribuisce allo sviluppo dello spirito di squadra.
ACQUATICITÀ NEONATALE
Caratteristiche: non è una disciplina sportiva ma un mezzo attraverso cui prolungare il piacere del bambino a stare nell’acqua movendosi in un ambiente che gli è familiare, rinforzando il sistema cardio circolatorio, respiratorio e l’apparato scheletrico.
Consigliato a partire da: i primissimi giorni di vita subito dopo la cicatrizzazione dell’ombelico.
Benefici e non: permette di sfruttare l’elemento acqua come stimolo per la crescita e lo sviluppo psico-motorio; dal punto di vista psicologico, rafforza il rapporto tra mamma e bambino e accresce la fiducia in se stessi. Nessuno svantaggio o controindicazione. Solo alcune precauzioni da prendere nel caso in cui il piccolo sia soggetto a otiti. È bene, comunque, consultare sempre il pediatra prima di iscrivere un neonato a un corso di acquaticità.
GINNASTICA ARTISTICA
Caratteristiche: è uno sport tecnico di destrezza con rilevante impegno muscolare in grado, però, di esercitare armonicamente tutte le parti del corpo senza potenziare troppo la muscolatura.
Flessibilità e un corpo ancora acerbo in cui sia buono il rapporto peso/potenza sono le doti richieste.
Consigliato a partire da: 4 anni in su sia per i maschietti che le femminucce.
Benefici e non: contribuisce a migliorare la percezione dello spazio e del proprio corpo oltre ad educare il senso del ritmo e della musica. Perfetto nei casi di asimmetria della colonna vertebrale o del bacino e nei casi di scoliosi.
DANZA:
Caratteristiche: contribuisce a uno sviluppo pressoché uniforme della muscolatura ed è considerata una disciplina completa quasi al pari del nuoto. Permette il raggiungimento di un perfetto controllo del corpo ed educa il senso musicale e del ritmo.
Consigliato a partire da: 6 anni in su poiché prima di quell’età anni la muscolatura delle gambe non è ancora completamente formata e anche i più semplici movimenti potrebbero provocare un carico eccessivo per la schiena.
Benefici e non: è un ottimo metodo educativo sia per maschietti che per femminucce in quanto consente di coltivare la pazienza e la costanza come unici mezzi per il raggiungimento di un obiettivo. Vivamente consigliato per chi ha problemi di cifosi in quanto spinge a stare dritti con la schiena.
PATTINAGGIO
Caratteristiche: contribuisce a uno sviluppo armonioso della muscolatura, accentua la coordinazione motoria, migliora le capacità respiratorie. È considerato uno sport completo e per questo consigliato anche ai bimbi più piccini.
Consigliato a partire da: 6 anni in su
Benefici e non: migliora la coordinazione dei movimenti e valorizza le capacità espressive. È particolarmente indicato quando il bambino tende a camminare con le punte dei piedi rivolte verso l’interno.
EQUITAZIONE
Caratteristiche: sviluppa la capacità corporea con un intensità di sforzo media. Aumenta la padronanza corporea e l’equilibrio emotivo.
Consigliato a partire da: 6 anni in su
Benefici e non: oltre a dar modo ai bambini di praticare un’attività sportiva, li avvicina al mondo degli animali insegnando loro il rispetto e l’amore per le altre creature. È controindicato in tutti i casi di problemi alla colonna vertebrale e potrebbe causare svariati traumi in caso di caduta.
CALCIO
Caratteristiche: rafforza la muscolatura delle gambe a scapito, però, di altri gruppi muscolari. Migliora la qualità respiratoria e l’ossigenazione.
Consigliato a partire da: 6 anni in su. I bimbi più piccoli, infatti, potrebbero non essere in grado di comprenderne a fondo le regole di gioco che lo contraddistinguono.
Benefici e non: aiuta senza dubbio a sviluppare lo spirito di gruppo. Trattandosi, però, di una disciplina non completa dal punto di vista dello sviluppo muscolare, va praticato congiuntamente a un’altra attività in grado di rinforzare anche spalle, braccia e schiena. Ogni partita dovrebbe essere preceduta da una breve fase di riscaldamento a bordo campo.
TENNIS
Caratteristiche: si tratta di una disciplina asimmetrica (maggiore sviluppo dei muscoli del braccio, della spalla, della mano e del petto del lato con cui si impugna la racchetta) a elevato contenuto tecnico che richiede una perfetta coordinazione neuromuscolare per l’esecuzione dei movimenti.
Consigliato a partire da: 7 anni in su anche se l’età migliore per accostare i bambini a questa disciplina sportiva è tra i 9 e gli 11 anni.
Benefici e non: sviluppa doti di coordinazione, resistenza, concentrazione e precisione di movimento. È particolarmente indicato per bambini con problemi di coordinazione motoria anche se andrebbe integrato con un’attività ginnica comprensiva.
JUDO & CO.
Tra gli sport che negli ultimi anni si sono particolarmente affermati tra i più piccoli, vanno segnalate le arti marziali.
“Vera e propria disciplina sportiva con dei valori e degli insegnamenti – ci dice Manuela Sivini della palestra ACCADUEÒ di Milano, tra le prime ad avere esteso l’insegnamento del judo anche ai bimbi con meno di 4 anni – il judo viene consigliato negli ultimi anni dagli psicologi in quanto in grado di far crescere la sicurezza e l’autostima dei bambini, incanalando la loro aggressività. Nessuna paura, quindi, per chi teme di inculcare ai piccini l’istinto di violenza. In realtà, infatti, attraverso il judo, che ai bimbi più piccoli (3 anni, ndr) viene impartito sotto forma di gioco e ginnastica propedeutica, noi insegniamo ai fanciulli a distinguere le loro emozioni, a controllare la loro rabbia e a rispettare se stessi e gli altri. Il tutto in un contesto ludico sì, ma educativo e formativo soprattutto.”
Cosa ne pensi