Cuoca indulgente o troppo severa?

Tutti d’accordo (dietologi, psicanalisti, sociologi, pediatri) nell’affermare che buona parte dello sviluppo emotivo e comportamentale dei bambini dipende dal modo in cui sono stati nutriti negli anni dell’infanzia.
Non è sempre facile, però, conciliare il ruolo di mamma con quello di istitutrice, soprattutto per quanto riguarda il rapporto del piccolo con il cibo. È necessario, infatti, riuscire a essere nello stesso tempo indulgente e severa, senza esagerare con i divieti, ma senza essere troppo cedevole davanti alle richieste “alimentari” dei piccoli.
Ecco una specie di test per scoprire qual è il profilo che più si avvicina al vostro comportamento.

  • Sei una mamma “buona”!
    Se durante i primi mesi di vita il piccolo non mangiava a orari precisi, se non ti preoccupi che negli ultimi mesi sia ingrassato un po’ troppo, se gli permetti di mangiare fuori pasto ciò che crede e al supermercato soddisfi ogni sua richiesta se solo accenna a qualche lacrima… Insomma, se l’alimentazione del tuo bambino, fuori e dentro casa, non è per te un problema, allora sei una mamma “buona”, una di quelle che ritengono che per un bimbo ciò che conta sia mangiare, cosa e come cadono in secondo piano.
    Il rischio:
    il pericolo, in questi casi, è quello di trasformarsi da mamme “gratificanti” in mamme assenti, con gravi rischi per la salute e per i futuri comportamenti del bambino. Meglio, quindi, riuscire a trovare una via di mezzo tra questo comportamento “tollerante” e manifestazioni di eccessiva severità.

  • Sei troppo ansiosa!
    Forse questo è un comportamento più tipico delle nonne che delle mamme, soprattutto se giovani. Talvolta, però, anche loro cadono in una specie di crisi d’ansia e credono che il cibo possa risolvere qualsiasi problema del bambino: dal dolore fisico, alla paura, alla sofferenza… Sicuramente, un atteggiamento simile rivela una persona affettuosa e premurosa, ma nello stesso tempo terribilmente ansiosa.
    Il rischio:
    un comportamento simile è spesso la causa di problemi di peso (obesità) e insoddisfazione. Il consiglio è di non assecondare ogni richiesta del piccolo, sottolineando con il cibo ogni momento della sua giornata. Lascia, invece, che provi, qualche volta, i “morsi della fame” e stabilisci delle regole precise obbligandolo a rispettarle.

  • Sei troppo severa!
    Scegli con cura ogni singolo alimento. Prima di procedere all’acquisto di un prodotto, leggi attentamente le etichette per sapere cosa contiene, qual è l’apporto calorico, i grassi, le proteine, i sali minerali. In casa tua non si sono mai viste merendine, bibite gasate, dolciumi e snack. Per il break di metà mattina dai a tuo figlio un frutto o un pacchetto di crackers e se per caso durante il giorno dovesse pasticciare lo metti a dieta la sera stessa.
    Il rischio:
    sicuramente hai a cuore la salute di tuo figlio ed è probabile che il piccolo abbia una “linea” perfetta. Stai attenta, però, a non esagerare perché potresti ottenere il risultato contrario costringendo il bambino a provare “alimenti gustosi e sfiziosi” di nascosto. Fai bene ad abituarlo a mangiare di tutto prediligendo alimenti sani e genuini. Ma ricorda che nessuno è mai morto per una merendina, un pezzo di focaccia fuori pasto, un gelato. Eventualmente, se il piccino dovesse avere tendenza a ingrassare iscrivilo a un corso sportivo (nuoto, calcio, pallavolo) e abitualo a svolgere attività fisica nella sua vita quotidiana (salire con le scale anziché in ascensore, andare a scuola a piedi e non in macchina, usare la bicicletta per gli spostamenti brevi…).

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