Donne, ormoni e felicità
Alimentazione e fasi ormonali: ecco le indicazioni fornite dalla dottoressa Stefania Piloni, Specialista in Ostetricia e Ginecologia e Medicina Naturale, nell’ambito dell’incontro La salute in rosa.

Alimentazione e fasi ormonali: ecco le indicazioni fornite dalla dottoressa Stefania Piloni, Specialista in Ostetricia e Ginecologia e Medicina Naturale, nell’ambito dell’incontro La salute in rosa.
Riportiamo per intero le indicazioni fornite dalla dottoressa Stefania Piloni, Specialista in Ostetricia e Ginecologia e Medicina Naturale, durante l’incontro La salute in rosa svoltosi a Milano nell’ambito della Milano Food Week, su come sopravvivere “felicemente” all’alternarsi delle fasi ormonali, utilizzando le erbe naturali come rimedio per eventuali problemi o disturbi e come coadiuvante di salute.
Gli ormoni, come ormai è stato accertato, influenzano l’umore femminile. Durante tutto il ciclo mestruale (che va dal primo giorno dell’arrivo delle mestruazioni sino al primo giorno di quelle successive) il corpo della donna è sottoposto all’alternarsi degli ormoni che regolano il corretto funzionamento dell’apparato riproduttivo.
Estrogeni: sono gli ormoni legati alla fase fertile e mestruale. Sono presenti sia nell’uomo che nella donna, anche se in quest’ultima raggiungono livelli più elevati. Sono prodotti dai follicoli ovarici, dal corpo luteo e dalla placenta.
Progesterone: è l’ormone ovarico prodotto dal corpo luteo dopo la fase ovulatoria. È responsabile della fase luteale e della corretta ritmicità del ciclo. È fondamentale per creare le condizioni adatte per la fecondazione della cellula uovo e il suo annidamento nella mucosa uterina.
Androgeni: sono ormoni prodotti dalle ghiandole surrenali e da quelle sessuali, sia nell’uomo che nella donna, sebbene in questo caso siano presenti in quantità minore. Sono fondamentali durante l’atto sessuale in quanto aumentano la ricettività al coito oltre a rendere più sensibile il clitoride.
Prolattina: è l’ormone dell’allattamento e aumenta considerevolmente durante la gravidanza e nei primi mesi di vita del bambino. Cresce anche quando ci sono perdite mestruali.
Ossitocina: è l’ormone che stimola le contrazioni della muscolatura dell’utero. È definito anche l’ormone dell’accoppiamento e dell’amore in quanto aumenta considerevolmente quando si è innamorati.
Agnocasto: della famiglia delle verbenacee è utile nei sintomi premestruali, per prevenire le perdite mestruali, in menopausa e come stimolante della produzione di latte materno.
Rhodiola rosea: della famiglia delle Crassulaceae, combatte lo stress cronico, gli squilibri ormonali, aumenta l’energia e la resistenza muscolare, riduce i tempi di recupero, il senso di fame, è utile nei disturbi del sonno e può contrastare le disfunzioni sessuali di natura psicologica.
Seronea repens: della famiglia delle Arecaceae è un antiandrogeno selettivo utile per inibire il potere del testosterone.
Partenio: della famiglia delle Asteracee, è utile per contrastare la sindrome premestruale, nella profilassi delle emicranie, come calmante, antisettico, digestivo e antiinfiammatorio.
Gymnea: nella fase premestruale è utile per diminuire il senso di fame e per contrastare la voglia di dolce. Una foglia di gymnea appoggiata sulla lingua riduce del tutto il bisogno di dolci e cioccolato.
Fitoestrogeni (semi di lino, semi di girasole, avena, trifoglio, soia, mandorle…): agiscono sulla fertilità, sullo sviluppo, sul sistema immunitario e su quello cardiovascolare…
Discorea villosa: è una pianta utile durante la menopausa e per combattere i sintomi della sindrome premestruale. Aiuta a ritrovare il ritmo del proprio ciclo.
Per maggiori informazioni e per conoscere meglio il lavoro della dottoressa Stefania Piloni www.stefaniapilloni.it
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