Educazione all'ascolto...

Sono infiniti i suoni della natura che ci circonda, ma troppo spesso li ignoriamo per distrazione o perché abituati a recepirne solo alcuni, come per una sorta di selezione inconscia.
Il modo migliore per imparare a conoscere la voce dell’ambiente, distinguendone le sfumature, i rumori più forti da quelli impercettibili e valorizzando entrambi, è quello di organizzare un’escursione muniti di un registratore.
Il primo passo è, sempre, organizzarsi per evitare brutte sorprese: occorreranno, se possibile, più registratori portatili a batteria (controllare che funzionino e che la batteria sia carica, pena un’enorme delusione per i bambini!).

Gli ambienti in cui ci si recherà dovranno essere diversificati, per confrontare il background sonoro differente. Irrinunciabile sarà l’ambiente naturale: la campagna, il parco, il corso di un fiume, un bosco. Poi, si potrà azionare il registratore anche lungo la strada, in centro città, alla stazione, in un negozio, a scuola durante l’intervallo o la lezione.

Il momento principale arriva una volta tornati in classe: l’insegnante/animatore dovrà essere in grado di suscitare interesse e attenzione per cogliere tutti i suoni. Anche in questo caso, alcuni rumori saranno recepiti da tutti (per esempio, il passaggio di un aereo), mentre per altri, più flebili, si dovrà riascoltare la registrazione più di una volta. Si cercherà di individuare la fonte, la qualità e le caratteristiche del suono nel modo più preciso possibile. Per esempio: rumori metallici, acuti, stridenti, ritmici, frastornanti, tipici della città, mentre in un ambiente naturale troveremo il fruscio delle foglie, il cinguettio degli uccelli, il gorgoglio di un ruscello, il frinire delle cavallette e dei grilli, e così via… È importante riuscire a descrivere ogni suono e rumore con termini appropriati. Infine, in un luogo familiare – la scuola -, si confronterà il chiasso dell’intervallo con il clima è più tranquillo della lezione, si cercherà di riconoscere i compagni che parlano e cosa dicono.


Categorie:

Età Prescolare
Nido scuola

Cosa ne pensi

;