Ginnastica per neonati
Non una vera e propria ginnastica. Ma esercizi ad hoc per i piccolissimi per sviluppare le loro capacità motorie.

Non una vera e propria ginnastica. Ma esercizi ad hoc per i piccolissimi per sviluppare le loro capacità motorie.
A livello psicomotorio sono i primissimi mesi di vita quelli durante i quali il bambino apprende il maggior numero di nozioni. Basti pensare che nel giro di un anno o poco più il piccino impara a stare da sdraiato a seduto, poi a gattonare a quattro zampe e, infine, a camminare. Non è così strana, quindi, l’idea di una ginnastica specifica per il neonato, praticabile già a partire dal terzo/quarto mese, in ambienti pensati ad hoc per accoglierlo con l’aiuto di un esperto di psicomotricità dell’infanzia.
Lo scopo è quello di insegnare al bimbo, sin da subito, a prendere coscienza del suo corpo e dello spazio che lo circonda, stimolando i suoi cinque sensi e aiutandolo nel tentativo di comunicare con il mondo esterno.
È molto importante, proprio per l’età del bambino e per venire incontro alle sue esigenze, che la struttura scelta per questo tipo di attività sia pensata ad hoc e idonea allo svolgimento dei corsi. Generalmente, si tratta di grandi sale equipaggiate con i cosiddetti “giochi evolutivi”: tappetini, tunnel, grandi palle di gomma, specchi….Tutti gli attrezzi devono essere realizzati con materiali atossici in modo da evitare allergie e irritazioni e devono avere forme tondeggianti e angoli smussati. I colori devono essere accesi e netti e l’atmosfera della stanza deve essere allegra e giocosa.
Le “lezioni”, se così possono essere chiamate, hanno una durata variabile che va dai 30 minuti all’ora e la presenza di almeno uno dei genitori è quasi ovunque richiesta. Gli insegnanti, che dovrebbero essere due di cui uno esperto di psicologia infantile e l’altro di psicomotricità neonatale, guidano i piccoli alla scoperta dei materiali che li circondano, dello spazio, degli oggetti e di sé stessi attraverso “esercizi” ora di gruppo, ora individuali da effettuare con il supporto di mamma e papà. Questi ultimi, dal canto loro, hanno la possibilità attraverso un contatto fisico costante e continuo di conoscere meglio i loro bimbi e di imparare tecniche da riutilizzare, poi, a casa da soli.
I piccini, a seconda della loro età, vengono fatto sdraiare sul ventre o sulla schiena, vengono messi seduti o a quattro zampe mentre i loro sensi (vista, olfatto, udito, tatto) vengono continuamente stimolati in mille modi (emissioni di suoni e musica da punti disparati della sala, passaggio di oggetti davanti ai loro occhi…).
Lo sviluppo della capacità motorie (coordinazione dei movimenti, maggior precisione nell’afferrare le cose, miglioramento dell’equilibrio, rinforzo della muscolatura…) dei bimbi si ottiene, quindi, proprio guidandoli attraverso l’esplorazione della realtà che li circonda. Parallelamente a un miglioramento fisico si ha, poi, la presa di coscienza di tutta una serie di nozioni fondamentali per una crescita sana e armonica (nozioni spaziali, temporali, emozionali).
Infine, ma non ultimo beneficio utile, soprattutto per quei neonati che ancora non frequentano nidi e baby parking, i piccoli hanno in questi luoghi la possibilità di socializzare con i coetanei, cosa che accrescerà la loro autostima e il loro bisogno di comunicare (nei primi mesi di vita il linguaggio usato dal bambino per esprimersi è, innanzitutto, quello del corpo. Solo dopo il bebè approda al linguaggio orale e alle parole).
Cosa ne pensi